
Tornata a scuola, 
		
Maya prova a entrare nel 
club di recitazione per poter tornare a recitare, ma i membri del comitato le negano il permesso, dicendole che non è concessa l'iscrizione a persone che hanno già lavorato nel mondo dello spettacolo.
		Tuttavia, non si scoraggia e mentre sta riflettendo su come trovare una soluzione, camminando, si scontra con un'altra studentessa, 
Hiroko Kusaki, anche lei
		completamente assorta nella lettura del libro che sta leggendo, il cui titolo è "
Bianca la piratessa". Una storia ambientata 400 anni prima su una 
		
nave pirata su cui, durante un
		processo all'equipaggio, viene trovata una donna travestita da uomo.
Incuriosita, Maya, chiede a Hiroko di raccontarle il resto della trama e trovando la storia
		avvincente, le viene il desiderio di portarla
		sulle scene. Ma come?
Dovendo provare sempre da sola, non riesce nemmeno a rendersi conto se la 
		
pantomima* in cui si cimenta le viene bene o meno, così, un giorno, camminando lungo il fiume,
		decide di avvinare un gruppo di 
bambini e proporre loro di giocare agli 
		
indovinelli: lei mimerà degli oggetti, o delle scene, e i bambini dovranno indovinare.
La 
		
signora Tsukikage,
		messa al corrente della cosa dalle amiche di Maya, apprezza lo sforzo che fa la ragazza per continuare a recitare e ne loda l'impresa visto che, se è capace di farsi capire da
		dei bambini, sarà capace di farsi capire da tutti.
Intanto, all'istituto 
		
Hitotsuboshi cominciano i preparativi per l'allestimento del tradizionale 
		
festival scolastico, anche
		a Maya piacerebbe partecipare, pensa che dal libro "
Bianca la Piratessa", che le ha prestato Kusaki, sarebbe bello trarre una sceneggiatura, ma come può riuscirci da sola?
		In un momento di pausa dalle lezioni, alcuni compagni  le chiedono di aiutarli a sistemare un 
		
vecchio magazzino di educazione fisica pieno di attrezzi in disuso. Quando si trova lì dentro
		da sola, ricorda di quanto da piccola le piacesse giocare con le cianfrusaglie per inventare delle storie, in modo naturale recita qualche battuta dal libro "
Bianca la Piratessa" e realizza
		che ognuno di quei vecchi oggetti potrebbe essere utilizzato per l'allestimento di uno spettacolo. La storia di 
		
Bianca Castani potrebbe diventare un 
monologo* da recitare tutta sola.
		La strada, nonostante l'entusiasmo, rimane ardua visto che al Comitato per il Festival Scolastico non accettano la sua domanda di partecipazione individuale, né di concederle l'auditourum o
		il palco all'aperto, ma lei non si scoraggia, deve farcela.
Kuroki, intanto, le suggerisce di chiedere aiuto, per stendere la sceneggiatura, a
		
Yoshizawa, un ragazzo del club di letteratura, con il talento per la scrittura. 
		Maya è decisa a riassumere nella confessione di Bianca tutta la lunga storia del libro e, insieme all'aiuto di Yoshizawa, trae le parti principali della storia.
		Aiutati dalla fantasia, il vecchio plinto nel
		magazzino potrà fungere da cavallo e la trave potrà fungere da nave con un solo tronco e così via, a rendere tutto credibile poi penserà la sua 
		
recitazione; infine, si convince che lo stesso magazzino è l'unico 
		luogo giusto in cui allestire quello spettacolo. Dopo aver ricevuto il 
permesso dal professore di educazione fisica per poter utilizzare il magazzino e gli attrezzi, corre al comitato per farsi aggiungere al programma del Festival.
		Finalmente potrà tornare a recitare ma dovrà fare tutto da sola, inclusa la 
		
regia e la 
scenografia. Ce la farà?
Yoshizawa nel frattempo termina la stesura della sceneggiatura, riassumendola in
		cinque quaderni, che Maya dovrà imparare in fretta, ma a lei basterà 
		
una sola notte per imprimere nella mente tutto.
Il lavoro più 
		
difficile, però,
		deve ancora arrivare: riuscire a trasformare gli attrezzi di educazione fisica in parti della scenografia e il vecchio magazzino in un 
		
teatro, da cui tutti gli spettatori possano avere una buona visuale.
		Suscitando lo stupore di tutti, rimane ferma a osservare il magazzino per ore, senza dire niente, la 
		
presidentessa
		del club di recitazione comprende che il suo intento è quello di mettersi nei panni dei potenziali 
		
spettatori e che, probabilmente, sta provando a immaginare il loro punto di vista.
Allestita l'improvvisata scenografia
		con gli oggetti del magazzino, non resta che fare le prove e ultimare i preparativi con l'aiuto di Yoshizawa e Kuroki.
Intanto, 
il fatto che 
		Maya Kitajima, espulsa dal mondo dello spettacolo,
		terrà un monologo nel deposito di educazione fisica al prossimo festival scolastico, ha suscitato molta curiosità!Ma come potrà mai riuscire bene da sola?
		Per Maya ciò
		che davvero conta è poter tornare a recitare e riuscire a fare anche solo un piccolo passo che l'avvicini ad 
		
Ayumi.
Finalmente arriva il giorno del Festival Scolastico dell'istituto
		Hitotsuboshi, la scuola è in fermento e Maya è pronta ad andare in scena nel magazzino. 
		
Rei, 
Sayaka e persino la 
signora Tsukikage sono andate a vederla e, come loro, molti studenti
		provenienti anche da scuole differenti, incuriositi dal fatto che un'attrice, un tempo famosa come lei, abbia deciso di cimentarsi in una simile prova.
Una prova difficile per lei in cui sarà
		il 
pubblico stesso a guidarla, secondo la signora Tsukikage.
Si spengono tutte le luci e ha inizio lo spettacolo. Le lampadine colorate, pian piano, si accendono e Maya fa il
		suo ingresso sul pontile della nave cominciando a raccontare, nelle vesti del narratore, la storia, fino al momento in cui, spogliandosi con maestria del mantello e del cappello che indossa,
		si trasforma nella protagonista, la 
piratessa Bianca.
Con la mimica del proprio corpo e una recitazione convincente, in breve riesce a catapultare gli spettatori nel golfo
		di Venezia e a far vivere loro in pieno lo spettacolo e le emozioni di Bianca Castani conquistando l'attenzione di tutto il pubblico e, al tempo stesso, affinando il proprio talento.
		Nel frattempo alla Daito Art Production, 
Masumi stipula un contratto prestigioso con un gruppo musicale molto popolare e, rivolgendogli delle congratulazioni, un uomo ipotizza che anche il padre
		dovrebbe essere orgoglioso di lui, ma Masumi risponde che probabilmente il "
grande presidente Hayami" sarebbe più tranquillo se prendesse 
		
moglie, 
"la figlia di un personaggio politico
		o di un grande industriale", per esempio.
Ancora, però, è presto per compiere questo passo visto che prima di tutto intende riportare sulle scene 
		
La Dea Scarlatta, desiderio che ha ereditato dal padre.
		Non si farà certamente sfuggire di mano quel 
capolavoro, così come non si farà sfuggire
		la sua 
protagonista, e anche se le due candidate sono ancora delle ragazze, lui aspetterà. 
		
Mizuki, dopo aver ascoltato tutta la conversazione, chiede al giovane presidente Hayami se intende, dunque,
		
aspettare 
		"quella ragazza fino ad allora... fino a che non sarà cresciuta" e
		lui, sicuro e sorridente, risponde chiedendo: 
"e anche se fosse?" lasciando di stucco la segretaria. Subito dopo, però, aggira l'argomento facendo delle battute sarcastiche sul non riuscire a immaginare
		l'aspetto adulto di Maya, Mizuki, allora, gli chiede se è venuto a sapere del 
		
monologo in cui si sta cimentando la ragazza a scuola e lui, 
		ovviamente, è già a conoscenza di tutto. 
All'istituto
 Hitotsuboshi, intanto, Maya conclude il monologo di 
		
"Bianca la Piratessa" tra il tripudio generale, gli studenti
		sono entusiasti e in molti chiedono agli insegnanti che la loro compagna possa tornare a recitare ancora. Così, una decina di giorni dopo, 
		le viene proposto, con grande stupore, di 
replicare lo spettacolo.
		Maya, ovviamente, è felice che tutti desiderino rivedere il suo spettacolo e decide di andare all'
Actor's Studio per dare la notizia alla signora
		
Tsukikage. Mentre è in sala d'attesa,
		inaspettatamente arriva 
Masumi Hayami che, dopo un breve scambio di battute sarcastiche, si informa su come sia andato il monologo a scuola e si stupisce
		molto nel sentire che verrà replicato; si congratula con lei dicendosi dispiaciuto per non averlo potuto vedere, lei risponde che c'è un'altra persona che
		avrebbe voluto che assistesse allo spettacolo, cioè l'
ammiratore delle rose scarlatte, di cui teme l'abbandono dopo l'estromissione
		dal mondo dello spettacolo.
Masumi, sorridendo dolcemente, le dice che sicuramente il suo ammiratore non l'ha abbandonata, anche se, è certo, dev'essersi 
		
preoccupato molto per lei, 
		probabilmente è già al corrente dei suoi progressi, in quanto anche lui deve aver ricevuto il programma del  Festival Scolastico della scuola, essendo uno  dei finanziatori.
Proprio in quel momento
		vengono interrotti dall'arrivo della signora Tsukikage che si congratula, a sua volta, con Maya per il successo ottenuto, ma, tuttavia, le rammenta, scena per scena, 
		gli 
errori commessi durante l'interpretazione di Bianca. La donna dice a Maya che l'istituto Hitotsuboshi potrà essere una buona 
		
scuola per lei se non si dimenticherà
		mai del 
pubblico; se prenderà 
seriamente il suo lavoro, potrà migliorare e imparare nuove cose. Maya allora le 
		chiede perchè non torni a casa da lei e le altre, perchè non torni a insegnarle a recitare come un tempo, la signora Tsukikage le risponde che 
		
"un attore quando si trova sul
		palcoscenico è sempre solo, non può contare su nessuno" e lei non può 
		
dipendere dai suoi insegnamenti per sempre, deve imparare a contare su sé stessa e a procurarsi da sola
		ciò di cui ha bisogno. Lei, comunque, continuerà a tenerla d'occhio, così come farà con 
		
Ayumi.
A scuola va in scena la replica di 
"Bianca la piratessa" con ancora più successo rispetto
		alla precedente rappresentazione, molti di coloro che avevano assistito anche al primo spettacolo, si rendono conto dei miglioramenti apportati da Maya, che ha seguito
		i suggerimenti della signora Tsukikage. Il preside della scuola, successivamente, la convoca e le mostra una montagna di lettere arrivate in cui viene chiesto 
		che lei torni presto a recitare, per cui la scuola ha deciso
		di affidarle il compito di portare
		in scena un 
nuovo spettacolo. Lei è entusiasta e molto determinata, dovrà di nuovo fare tutto da sola e se, fino ad allora, le sembrava sufficiente poter recitare adesso, invece, desiderava
		diventare 
brava, migliorarsi, e rispondere così alle aspettative di quella persona che è felice di 
		
vederla recitare.
Insieme a 
Kusaki e a 
Yoshizawa cerca in biblioteca un libro
		da cui trarre la nuova sceneggiatura da far diventare monologo e portare in scena, niente sembra convincerla finché si imbatte nella lettura di 
		
"Pioggia Passeggera" che, apparentemente,
		sembrerebbe solo il banale racconto di una giornata vissuta da una comune studentessa, ma lei è certa che ne verrà fuori un bello spettacolo.
Nel frattempo anche 
		
Ayumi Himekawa comunica alla
		signora Tsukikage d'aver deciso di portare in scena un monologo che avrà come protagonista
		
Giulietta di "
Romeo e Giulietta", una sfida difficile che la giovane attrice intende fare 
		innanzitutto a sé stessa, con l'aiuto di prestigiosi maestri.
Maya, intanto, comincia a studiare il personaggio di 
		
Hiromi Sato, la protagonista di "
Pioggia Passeggera", una ragazza
		che frequenta il secondo anno di scuola superiore, con una famiglia solida alle spalle e tante amiche, innamorata del capitano della squadra di calcio della scuola, semplice e comune.
		Apparentemente un personaggio facile, ma proprio per la semplicità dei gesti quotidiani che compie, richiederà molta attenzione altrimenti potrebbe trasformarsi in un personaggio banale. Maya, pertanto,
		comincia a osservare attentamente ogni cosa che le sta attorno e a mimare ogni piccolo gesto, dal lavarsi i denti e il viso al fare colazione, esattamente gli stessi gesti
		che una come Hiromi farebbe ogni giorno.
Non sarà un'impresa semplice riuscire a recitare tutto con il solo uso della pantomima
*, ma Maya ce la metterà tutta per riuscire a far rivivere, dentro il vecchio 
		
magazzino di educazione fisica,
		il mondo di "
Pioggia Passeggera"...
		
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Fine Volume 18 - 
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