
I tuoni continuano, Masumi capisce che pioverà per tutta la notte e poi chiede a Maya che cosa le sia preso. Maya dice che le è solo venuto da piangere un po’ e lui la canzona dandole dell’emotiva che piange senza motivo e poi le chiede se le ragazze siano tutte così. Maya fa l’offesa dicendo che lui non capisce le ragazze e lui continua sarcastico chiedendole se basti così poco per farle cambiare idea su di lui, se lui capisse le ragazze Maya smetterebbe di credere che lui sia senza cuore? Poi si fa più serio e si dispiace di farle notare che per quella notte sarà costretta a stare proprio con un essere senza cuore come lui, a meno che non preferisca stare sotto la pioggia. Lei risponde docilmente e la cosa non passa inosservata a Masumi che le domanda che aria tiri, visto che di solito sbraita non sopportando nemmeno di guardarlo, e poi si fa di nuovo sarcastico affermando che preferisce non avere noie con lei.
Maya capisce che lui in realtà nasconde i suoi veri sentimenti come ha appena fatto e si colpevolizza di essere stata lei ad indurlo a tanto.
Lui continua a trovarla troppo tranquilla, le chiede se la pioggia la renda malinconica e se senta ancora freddo. Maya non ha freddo e il discorso passa sulle prove. Gli spiega che vorrebbe interpretare Ryujin dicendogli che è il Dio dell’acqua e Masumi lo trova interessante. Maya a sua volta gli chiede informazioni sul padre e Masumi risponde che non sarebbe lì se lo fosse stato. Lei si scusa e lui nota della preoccupazione che per il loro tipo di rapporto è una novità. Le racconta il suo stato d’animo verso il padre e del fatto che non siano realmente padre e figlio, stupendosi del perché le stia dicendo quelle cose, ma per Maya non è un problema.
Masumi cerca nuovamente di cambiare argomento e parla del santuario in cui si trovano. É antico e a giudicare dalle scritte sui quadri lungo il bordo del soffitto quello è il santuario della dea scarlatta. Leggendone la storia apprendono che se si vuole portar via un ramo di susino da quella valle, senza il sostegno della Dea, questo appassirà. Masumi capisce che Ichiren si dev’essere ispirato a quella storia per il suo dramma e aggiunge che vorrebbe tanto vedere la sua “Dea Scarlatta”. Maya attonita gli risponde che vorrebbe tanto interpretare una Dea degna di piacergli e anche Masumi si stupisce chiedendole se lo stia prendendo in giro visto che lei lo odia tanto.
Maya in un attimo di grande coraggio ammette che lo odiava, pensando a lui come un uomo meschino disposto a tutto pur raggiungere i suoi fini, ma non riesce a finire la frase presa dai singhiozzi del pianto.
Masumi vorrebbe sapere come mai abbia cambiato idea, ma lei non riesce a spiegarsi. Lui continua affermando che è normale che lei nutra odio nei suoi riguardi ma alla luce delle sue ultime parole si sente sollevato, a lungo ha pensato di essersi reso insopportabile. Sta mettendo altra legna nella stufa ma poi si gira a guardarla e ammette che lei invece gli è sempre piaciuta e che ama vederla sul palcoscenico. Maya riconosce in queste parole il suo ammiratore. Masumi le fa tutta la carrellata precisa e dettagliata dei suoi successi. Inizia con Beth in “Piccole donne” e ammette di essersi commosso al pensiero che un corpo così piccolo potesse racchiudere tanta passione, ma si rende conto di essersi spinto troppo in là con i suoi pensieri e riprende da Takekurabe che lo incantò; a “Gina e i cinque vasi blu” dove provò rimorso; in “Cime Tempestose” ammettere di essere stato geloso di Heathcliff e qui le spiega il comportamento di Sakurakoji che lasciò il teatro e che lui gli disse che se le voleva bene doveva rimanere fino alla fine.
Maya lo interrompe per sapere cosa invece fece lui e senza esitare Masumi risponde che rimase fino alla fine. Un tuono camuffa l’espressione sorpresa di Maya a quell’affermazione.
Masumi continua con “Anna dei Miracoli” sostenendo che non si sarebbe mai stancato di guardarla; poi fa le sue scuse per “Shangrilà” e confida che si spaventò per via delle polpette di fango da lei ingerite ne “La Principessa Yasha”. Si scusa ancora ammettendo di essersi sempre voluto scusare.
Maya si alza avvicinandosi a lui sperando segretamente che lui confessi di essere l’ammiratore delle rose scarlatte e che se lo farà, gli si getterà tra le braccia senza esitare.
Masumi prosegue con “Sogno di una Notte di Mezza Estate”, “Le Due Regine”, la ragazza lupo e ammette che gli sono piaciute tutte le sue interpretazioni e che avrebbe voluto vedere anche i monologhi scolastici.
Le sta per accarezzare il volto dicendo quanto gli piacerà vedere la sua “Dea Scarlatta” ma un fulmine seguito da un tuono fortissimo lo riporta alla realtà e al fatto che la Signora Tsukikage sarà sicuramente preoccupata per lei.
Anche Maya crede che qualcuno si starà preoccupando per lui, ma lui risponde che nessuno al mondo lo farebbe tranne Shori, lei si preoccupa per lui. Come una doccia fredda, anche Maya ritorna alla realtà. Quella bellissima e ricca donna. É lei a stare accanto a Masumi e la ragazza si convince che di lei il Signor Hayami ami l’attrice e non la donna. Si dispera pensando che un uomo come lui non potrebbe mai stare con una ragazza più giovane di 11 anni e senza valore come.
La legna sta finendo e il freddo incomincia a farsi sentire. Masumi vuole uscire per cercarne di asciutta ma Maya lo blocca, non vuole che esca sotto la pioggia e aggiunge che non deve farlo per lei perché ormai è quasi giorno e che può resistere. Masumi utilizza il nome peggiore che potesse mai affibbiarle: non vuole che il suo miglior “prodotto” si ammali. Maya ci rimane male e gli chiede se stia facendo tutto quello perché lei è un prodotto. Masumi non solo lo ammette ma aggiunge che lei è la gallina dalle uova d’oro e che chiunque ne avrebbe cura.
Maya è irremovibile, non vuole che esca perché altrimenti lo seguirà. Masumi desiste ma le dice che se così vuole allora si gelerà.
La stufa si sta spegnendo e Maya ha sempre più freddo. Masumi propone di stare vicini per scaldarsi ma solo se lei è d’accordo e non insiste. Maya invece vuole essere scaldata esattamente come quando erano fuori sotto la pioggia, perché ha mani e piedi ghiacciati e brividi lungo la schiena e gli chiede di farlo in quanto prodotto così importante.
Masumi è stupito ma la invita ad andare da lui offrendole la mano. Presale la mano la tira forte verso di sé ammettendo che vista la situazione potrebbe anche perdere il controllo visto che lui rimane pur sempre un uomo. Rimangono seduti, abbracciati in silenzio sul rialzo della stanza, ognuno è assorto nei propri sogni. A Maya non interessa che la consideri solo un prodotto, vuole solo restare così abbracciata a fino a mattina e poi tornare ad essere se stessa, vuole avere solo quel bel momento tutto per sé.
Masumi l’abbraccia forte e poi la scosta come per baciarla, ma l’espressione stupita di lei, gli fa credere che sia spaventata e la ristringe a sé dicendole di dormire prima che lui perda la testa, perché quella notte sono entrambi strani, e al suo risveglio le sembrerà stato tutto un sogno. Maya si stringe al suo petto piangendo e Masumi ripensa che quella notte lunga e breve allo stesso tempo, gli donerà un sogno amaro.
Si addormentano entrambi mentre la mattina porta con sé il sole e il cinguettio degli uccelli. Masumi si è svegliato e sa che al suo risveglio anche Maya volerà via dalle sue braccia come quegli uccelli. Potrà solo più proteggerla da lontano e tuttavia forse sarà l’uomo più felice di tutti nel vederla volare in alto. Vorrebbe però che crescesse in fretta anche se facendolo volerà là dove le sue mani non potranno raggiungerla. La bacia pensando che il sogno ormai è finito.
La valle risplende di scarlatto ed entrambi la trovano bellissima. Si stanno avviando alla macchina e Masumi ammette che stare lì con lei in quella valle è straordinario e sarebbe bello fosse così per sempre. Maya abbozza un semplice già e poi Masumi le offre la mano per incamminarsi verso l’auto. Durante il tragitto la ragazza pensa al paragone che c’è tra i fiori di susino che sbocciano solo in quella valle e i suoi sentimenti che si chiuderanno in bocciolo dentro di lei una volta uscita. Decide quindi di prenderne un ramo e donarlo a Masumi ringraziandolo e dicendo che quel ramo rappresenta i suoi sentimenti nei suoi confronti. Si scusa per le preoccupazioni che gli ha dato e che non si dimenticherà della notte precedente per tutta la vita. Continua dicendo che s’impegnerà nella recitazione ma non riesce ad andare oltre ad un semplice “vorrei che lei mi…” e scappa via ringraziandolo ancora.
Masumi non capisce cosa Maya intenda con “i suoi sentimenti” e la trova indecifrabile come sempre. Sale in macchina ma l’odore di Maya ha impregnato l’impermeabile e non riesce a togliersi di dosso la sensazione di averla ancora tra le braccia. Si arrabbia con se stesso perché non capisce le sue stesse reazioni, ma sa che l’unica spiegazione è che Maya già gli manca.
Arrivato all’albergo, non dà peso ai commenti sulla sua mancanza la sera precedente e chiede subito se ci siano novità sul padre. Non ce ne sono ma l’attenzione di Masumi va al ramo di susino datogli da Maya: i fiori stanno appassendo rapidamente, fino a lasciare il ramo spoglio. Masumi non riesce a credere che l’amore della Dea Scarlatta sia lo stesso amore di Maya per di più verso di lui. Si costringe a pensare di avere troppa immaginazione dettata forse dai suoi sentimenti verso la ragazza e ripensa a tutte le ragioni per cui non possa essere vero.
Nel frattempo molti giornalisti sono arrivati per seguire le prove, convinti che ormai la Signora Tsukikage abbia deciso a chi affidare l’ambita parte. Genzo vorrebbe allontanarli ma Chigusa sa che tanto non se ne andrebbero, quindi li invita a restare senza disturbare le prove né con interviste né con fotografie, e spiega loro che le due ragazze per ora sono alla pari e sono lì solo per imparare qualcosa sulla Dea, nulla più.
Maya invece prosegue le sue prove capendo che la natura un giorno si rivolterà contro l’essere umano se questo non impara a prendersene cura e trova il cuore dell’acqua in ogni singola espressione naturale: nelle piogge, nel fiume, nella cascata, nelle nuvole e nel mare. Capisce che l’acqua cambia forma ma comunque nutre e da vita ad ogni essere, mentre invece l’incuria umana la inquinano facendo infuriare Ryujin, e la sua rabbia è proprio quello che Maya vuole interpretare.
É arrivato il momento della prova e la Signora Tsukikage è già pronta vicino alla cascata. Le due ragazze notano la folla che le sta guardando e non se ne capacitano. Hamil saluta Ayumi ma questa si volta senza considerarlo.
La maestra questa volta fa decidere alle ragazze chi delle due vuole cominciare e Ayumi si candida immediatamente. Ha indosso solo i pantaloni della tuta e una canottiera, ma per il suo ruolo deve togliersela e coprendosi il seno prima con le braccia e poi con i capelli inizia la sua performance della sirenetta.
Tutti i presenti capiscono che interpretare l’acqua di fronte all’acqua stessa non deve essere facile. Maya in Ayumi vede subito la bellezza e poi dalle battute capisce che sta interpretando “La Sirenetta” ed è tutta presa dalla sua recita. La Signora Tsukikage vede l’apprensione di Maya che a fine prova di Ayumi si trasforma in vera gioia e anche lei applaude insieme ai presenti.
La maestra chiede ad Ayumi come mai abbia scelto quel tema e comunque si congratula per la sua bravura. Ayumi voleva interpretare un essere acquatico che però si fosse ritrovato sulla terra ferma e ha pensato alla sirenetta che ha abbandonato il suo mondo e la sua vita per amore.
Anche Maya si congratula e afferma che avrebbe voluto vederne anche il seguito, sfoderando un sorriso di vero cuore. Ayumi rimane sconcertata da quanto Maya sia sincera al punto di dimenticare che siano rivali. Non sa come reagire e abbozza una risposta di rito come “impegnati anche tu” per non scomporsi.
Ora tocca a Maya, che non sa ancora bene come rendere il suo personaggio in quell’ambiente. Decide di immergersi in acqua, ma lo fa goffamente bagnando i presenti più vicini, poi riemerge scusandosi e presentandosi. Scompare dietro alla cascata ed emette un boato tremendo con la sua voce sfruttando l’incavo della cascata. La maestra ha già capito che personaggio abbia scelto Maya. L’espressione della ragazza, che esce ed entra nella cascata a scatti, fa spaventare i giornalisti e lascia stupite sia Ayumi sia Chigusa. Maya è il drago Ryujin infuriato, il suo boato rimbomba lungo il fiume. Le sue battute di rabbia contro gli uomini che non lo rispettano sono impressionanti. I suoi gesti sembrano realmente scatenare il fiume punitore e ad Ayumi sembra di vedere Ryujin stesso. Dopo la furia pian piano il drago si placa e ritorna nella cascata.
Ognuno fa i propri commenti: c’è chi si è spaventato, chi non la crede umana, Ayumi crede di aver avuto un’allucinazione. Maya non è ancora uscita. Oramai non è più nel personaggio ed esce tossendo perché ha bevuto e inoltre inciampa e casca lunga e distesa in acqua. A nessuno sembra più la stessa di prima e alle domande sul perché abbia scelto Ryujin come soggetto lei non sa che rispondere se non semplicemente che le sembrava andasse bene così. Tsukikage sogghigna perché conosce molto bene il genio della ragazza. Anche alla domanda di Ayumi sul perché abbia usato la cascata come scenario, Maya risponde allo stesso modo e Ayumi capisce una volta di più quanto sia fenomenale la sua rivale e se ne va arrabbiata senza rispondere alle domande dei giornalisti se non con un grazie e che non ha niente da dire. Il tutto osservato dalla maestra. Il conflitto interno di Ayumi si apre sempre più, sa che Maya recita d’istinto senza fare grossi sforzi e non ha malizia nei suoi pensieri perché lei ama recitare tanto da dimenticare se stessa e la competizione. É gelosa, non trova giusto che lei non abbia quello stesso istinto benché tutta la sua preparazione, ma non vuole essere sconfitta.
Il tema successivo è la terra e tutti sono ansiosi di vedere cosa proporranno le ragazze.
Anche le conclusioni di Chigusa e Genzo sono favorevoli a Maya, lei ha capito il cuore dell’acqua e ha interpretato Ryujin senza troppi gesti inutili. Ayumi invece, è come al solito meravigliosa e degna di essere una protagonista, ma resta ancora un elemento e la maestra è interessata a vedere come le due ragazze lo affronteranno.
Eisuke si risveglia a casa di un ragazzo sordomuto che lo ha curato e sfamato come fosse un uccellino ferito. Decide di regalargli il suo orologio da taschino d’oro e glielo appende in bella vista ai pantaloni in modo tale che qualcuno possa notarlo.
É Genzo a notarlo e decide di seguire il ragazzo che incautamente perde l’orologio. Genzo aprendolo vede inciso il nome di Eisuke Hayami e si precipita immediatamente con la Signora Tsukikage a casa del ragazzo.
Eisuke è meravigliato che sia andata proprio Chigusa a salvarlo.
A casa Hayami, Masumi è con Shori disperata per la scomparsa del padre di Masumi. Lui le spiega che forse è l’unica che ne sia preoccupata e le spiega anche la sua situazione in caso il padre fosse mancato realmente: non essendo il vero figlio il resto della famiglia lo estrometterebbe dal patrimonio e lui tornerebbe ad essere un uomo qualunque. La ragazza, sinceramente innamorata di Masumi, lo abbraccia da dietro e piangendo gli confessa che lei non centra niente con quello che pensano gli altri e che comunque gli starebbe vicino.
Le prove continuano, Maya cerca il cuore della terra in un campo di cavoli, ma i suoi vagheggiamenti lascino interdetti i giornalisti che la stanno guardando e se ne vanno a scrivere un articolo su Ayumi. Però giocando nel campo, tra talpe, vermi e tante verdure che stanno crescendo nel terreno, Maya capisce come crescono le piante: partendo dal seme caduto dal fiore che poi cresce nel terreno.
Anche Ayumi sta studiano la terra e anche lei sembra strana agli occhi dei giornalisti. Tocca le rocce, tocca il terreno, tocca la sabbia e anche una tazza e capisce che tutto è terra, ma trasformata. Dei bambini stanno giocando a fare forme diverse con una corda, la ragazza è interessata e si ricorda di un aneddoto, quando ad una mostra di vasi, il suo manager le spiegò che le decorazioni con la corda, specie quelle Jomon, si rifanno al serpente venerato sia come dio dell’acqua che della terra. Ayumi capisce quindi come rendere la sua terra utilizzando una corda.
Maya, intanto, camminando negli orti dei contadini della zona s’interroga su cosa sia la vita, ma vedendo una madre con il suo bambino, capisce che la terra è come una madre, che nutre e cresce i suoi piccoli e capisce come interpretare la sua terra.
La prova ha inizio. Ayumi comincia con un ballo intorno alla corda, per poi trasformarla in un serpente, in un vaso con cui portare l’acqua o berla, fino a romperlo per posarlo a terra di nuovo come corda distesa. Il tutto immerso negli aggraziati passi di danza che solo Ayumi sa rendere così dinamici e potenti al tempo stesso.
Tutti i presenti ne commentano la bravura e l’interesse per aver usato una corda. Come spiegazione Ayumi parla delle terrecotte Jomon e spiega il vaso rotto poiché tutto poi, torna alla terra.
Intanto il regista Kuronuma è arrivato, Maya non sa come recitare dopo il genio di Ayumi e Genzo è seguito da un uomo della Daito fino al luogo in cui si trova Eisuke.
Tocca a Maya. Si siede a terra prendendosi le ginocchia con le braccia e interpreta un seme che sta crescendo nella terra. Non sa chi è né cosa ci faccia lì ma cresce e pian piano Maya cambia espressione e posizione fino a voler spuntare fuori dal terreno e a vedere il cielo e il sole che ancora non conosce ma che sa esistano, perché glielo ha spiegato la mamma: la terra. Il seme cresce e sa che facendolo conoscerà tutto ciò che lo circonda: le nuvole, il cielo, il sole, la pioggia, il vento, le altre piante e tutto il mondo meraviglioso che l’attende.
Tsukikage è estasiata dalle espressioni di Maya e a fine prova le fa spiegare l’interpretazione appena resa. La ragazza spiega che come ha capito che la terra è come una madre che nutre tutti gli esseri viventi, direttamente e indirettamente, le è venuto in mente di essere un seme al suo interno e di inscenare il suo stato d’animo durante la crescita.
Sono tutti interessati sia i giornalisti che i contadini presenti. Ayumi non avrebbe mai pensato a una cosa simile e ammette che Maya si è sempre immedesimata all’istante nel suo personaggio, capendone il cuore apparentemente senza sforzo. Lei invece fatica anche solo a creare i suoi personaggi.
Per la Signora Tsukikage la prova è conclusa ed entrambe hanno fatto un buon lavoro. Ora devono affrontare lo spirito del susino, le conduce nella stanza in cui custodisce le vesti di scena della Dea Scarlatta e spiega loro che ormai devono aver capito il personaggio tramite le prove svolte. Consegna loro le battute di una parte del dramma che dovranno recitare dopo una settimana nella valle dei susini.
Entrambe imparano a memoria le battute di Akoya, dal suo risveglio fino a quando capisce che gli uomini sono in guerra e lei, come dea non li capisce. Loro non sentono il richiamo della natura come lo sente lei, ma capiscono solo il male nel mondo. Non sanno che sono proprio il cielo e la terra a farli muovere e a dare loro la vita. E lei lì sulla terra ha l’aspetto di un albero susino e la sua forza si prende cura di tutti gli esseri, dal cielo alla terra fino alle acque, e li fa crescere rigogliosi con la sua benedizione, come i fiori di susino che sbocciano e hanno vita millenaria.
Entrambe stanno leggendo le parole della Dea e pensano a quanto detto dalla maestra.
Hamil chiede alla Signora Tsukikage che significato abbiano avuto i temi per le ragazze, poiché l’importante era il percorso e non il risultato. La maestra risponde che per interpretare i vari elementi, le ragazze hanno dovuto apprendere qualcosa su ognuno di essi, creando un punto di vista differente da una all’altra. Spiega ancora che l’importante è che in loro si sia risvegliata la consapevolezza della natura mettendo insieme tutto quello che hanno imparato durante le loro interpretazioni.
I giornalisti invece aspettano la data della rappresentazione nella valle dei susini e sono unanimi nel vedere vincitrice Ayumi anche solo per la sua bellezza, ma non si dimenticano che Maya a suo tempo era stata definita rovina spettacoli ed è quindi la degna e temuta rivale di Ayumi.
Masumi invece è arrivato dal padre a casa del ragazzo sordomuto. É pronto a portarlo in ospedale e afferma che ha fatto bene a tenere d’occhio la maestra e Genzo. Il padre è inamovibile. Non se ne vuole andare e spiega che è stata Chigusa a trovarlo lì e a salvarlo in punto di morte. La notizia del suo ritrovamento si sparge sia alla Daito che a casa Takamya e Shori è pronta a partire per la valle dei susini. Onodera e Kei Akame utilizzano la scusa del ritrovamento di Eisuke per recarsi anche loro alla valle e anche il presidente dell’Associazione Nazionale per lo Spettacolo è pronto a partire. A Kyoto, Sakurakoji sta prendendo sempre più la mano con la scultura ed è pronto a lasciare la casa del maestro Kaikei, il quale gli regala gli attrezzi che ha utilizzato in quei giorni dicendogli di usarli ogni qualvolta si troverà in difficoltà con la recitazione. Il maestro non sa che tipo sita questo Isshin che il ragazzo deve rappresentare, ma è sicuro di averlo intravisto nelle sue espressioni assorte nel lavoro di scultore, quindi non deve sforzarsi ad ogni costo di cercarlo perché è già dentro di lui. Ora, più sicuro di se stesso, anche Sakurakoji può andare al paese della Dea Scarlatta.
Le due ragazze ripensano alla loro Dea mentre la Signora Tsukikage ha un altro attacco di cuore e sviene sulla veste di scena pensando che non vuole morire proprio adesso che arrivata fin lì.
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