
Maya è ancora seduta tutta sola al tavolo riservatole dal suo ammiratore. Non sta più nella pelle, fra poco lo vedrà, si siederà proprio di fronte a lei. Intanto Masumi continua a guardarla non visto. Lei è visibilmente emozionata, tante sono le domande che si pone: come sarà il suo ammiratore delle rose scarlatte? Di cosa parleranno? Gli piacerà il vestito scelto tra i tanti regalatele? Quest’ultima domanda la pronuncia a voce alta pensando di essere sola. Il suo ammiratore delle rose scarlatte, il suo papà gambalunga, l’uomo che l’ha sempre sostenuta, che le ha fatto tanti regali, fra poco sarà lì e lei per prima cosa deve assolutamente ringraziarlo. Sente avvicinarsi dei passi. La sua timidezza non le fa alzare la testa per guardarlo e precipitosa si alza, s’inchina e tutto d’un fiato lo accoglie presentandosi e ringraziandolo. Non finisce la frase e guardandolo con aria sorpresa non riesce a fare altro che urlare: “Masumi Hayami!”. Lui è entrato in maniera austera, con la sigaretta in mano e a sentirsi chiamare in quel modo il suo viso sembra ancora più gelido di quanto non voglia far vedere. Maya si è accorta della troppa confidenza e corregge il tiro chiamandolo “Signor Hayami”. Anche lui saluta, ribadisce che è da molto che non si vedono e che si sono incontrati per coincidenza. É evidente che lui sia l’ultima persona al mondo che Maya avesse mai voluto vedere in quel ristorante e in particolare in quell’occasione. Cercando di trattenere i suoi impulsi bellicosi contro il presidente della Daito, gli chiede cosa ci faccia lì. Masumi risponde semplicemente che stava cenando con delle attrici, benché al tavolo ci siano seduti altri uomini oltre alle attrici, e per caso la sua vista si è posata su di lei. Falsamente incuriosito le chiede se ha un appuntamento, ma Maya molto cristallinamente gli risponde che non è affar suo e pensa che quell’uomo, l’affarista senza scrupoli della Daito Art Production non può essere il suo ammiratore delle rose scarlatte. L’espressione di Masumi cambia, la guarda intensamente e lei se ne accorge un po’ stupita. Glielo fa notare bruscamente e lui risponde che il vestito rosa che indossa le sta molto bene. Con un tremante “la ringrazio” Maya vede nello sguardo di lui tanta dolcezza da farla disorientare.
Il cameriere sta facendo accomodare una signora. Maya non capisce e Masumi approfitta dell’opportunità da lui stesso manovrata: si presenta alla vecchia attrice, Kitashirakawa, e dopo le prime formalità, la signora spiega di aver ricevuto in invito sul cui biglietto è stampata una rosa scarlatta. Anche Maya aggiunge di essere stata invitata dal fantomatico ammiratore e Masumi coglie la palla per balzare dritto a tavola con le due invitate. La cosa non fa piacere alla ragazzina, lo trova invadente, ma lui con tanta cortesia e savoir faire, viene accolto dalla Signora Kitashirakawa con grande entusiasmo. Finalmente Masumi presenta le due attrice e informa la Signora che Maya sarà Ardis nella prossima rappresentazione de “Le Due Regine”. La Signora Kitashirakawa è emozionata. Oggi è una vecchia attrice che insegna musica e dirige un coro ecclesiastico, ma da giovane era una splendida Ardis e quindi può aiutare Maya a capire meglio il personaggio. Il cameriere interrompe la discussione portando a Maya un messaggio accompagnato da una bella rosa scarlatta. É l’ammiratore. Lui non verrà ma le augura che la Signora Kitashirakawa possa esserle d’aiuto. Le lacrime non tardano ad arrivare e lei pensa di essere stata una stupida ad illudersi tanto. La vecchia attrice le chiede cosa stia succedendo e Maya risponde che non è nulla. Masumi sa perfettamente cosa c’è scritto in quel biglietto, il suo sguardo si fa intenso, striato da un lieve rimorso e alla domanda della Signora Kitashirakawa su chi sia il famoso ammiratore, Maya non sa che rispondere e Masumi se la ride della grossa aggiungendo che sicuramente è un ammiratore di entrambe e voleva che s’incontrassero. Propone quindi un brindisi alle due Ardis e Maya ha l’impressione che lui stia dirigendo tutta la serata.
Nella bella sala riservata solo per loro, la Signora Kitashirakawa racconta quanto fosse stato bello interpretare Ardis e Maya afferma che per lei è un ruolo difficile perché è il suo esatto opposto, in più lei non è elegante e raffinata e tanto meno bella. La signora sogghigna un po’ e ammette che quando recitò quella parte aveva 31 anni e non era certo un giovane fiore come la piccola Maya, non fece delle prove speciali, ma solo prove di canto asserendo che conscia di essere se stessa salì sul palco con la convinzione di essere Ardis. Le fa quindi l’esempio della rosa: a vederla appena colta è bella e lo si può dire apertamente, se la si rovina, ad esempio spampinandola con le mani, si può ancora dire sia bella? Non lo è più, ma recitando, quello stelo senza petali, può sembrare il fiore più bello mai colto. La Signora Kitashirakawa fa capire a Maya che richiamando la sensazione del fiore precedentemente visto, ha potuto dire che quel misero stelo era bello con la stessa convinzione di vedere una splendida rosa. Sul palcoscenico deve essere convinta di essere una principessa, così il suo cuore sarà quello di una principessa e potrà comportarsi come tale.
La serata è finita, a casa Himekawa, Maya pensa che benché abiti nel lusso non si è immedesimata in Ardis. Ayumi, invece, patendo il freddo, la solitudine, il buio, si sta immedesimando sempre più in Oligerd, benché capisca che le manchi ancora qualcosa.
Le prove al Teatro Nittei proseguono, le due principesse si stanno trasformando, tra una battuta e l’altra, nelle due future regine sotto gli occhi increduli degli altri attori e quelli vigili e severi della Signora Tsukikage. La maestra non è ancora soddisfatta, dà ai loro ruoli una valutazione mediocre, chiede quindi di essere lasciata sola con le due ragazze per sottoporle ad una prova speciale. Tsukikage sarà L’Imperatrice Madre, sottolineando loro nonna, cieca e con problemi alle gambe; loro dovranno conversare con lei come Ardis ed Oligerd.
Ayumi cerca di rimanere austera e Maya s’illumina d’immenso conversando teneramente con sua nonna. Tsukikage rincara la dose e chiede cosa pensino della loro nonna. Maya e Ayumi ci pensano impaurite: come devono comportarsi con lei? Maya è solare ammette di volerle bene e candidamente anche di averne timore. La rivale nota la sua naturalezza e quando tocca a lei cerca di essere fredda dicendo, con un abbozzo di inchino, che la stima. Tsukikage non è convinta, martella di domande le ragazze. Cosa stima Oligerd in una nonna che non conosce affatto? Da chi ha sentito parlare della nonna? Cosa dicono di lei? Ayumi risponde ad ogni domanda soddisfacendo la maestra. Ora tocca ad Ardis: che animale le piace? Maya non sa cosa rispondere, pensa a quelli che le piacciono, ma la principessa cosa risponderebbe? Anche Ayumi pensa all’animale preferito di Oligerd. Alla fine Ardis risponde che a lei piacciono tutti gli animali perché li ama tutti.
Tsukikage soddisfatta la loda dicendo che è la risposta che le si addice di più. Ayumi invece risponde che le piacciono gli uccelli perché dalla prigione vedeva solo quelli.
Le due ragazze devono riflettere di più sui loro personaggi. Che cosa pensa Oligerd di Ardis? Ayumi non fa in tempo a guardare Maya che questa già le sfodera un sorriso carico di calore. Reciprocamente dicono di stimarsi, ma la nonna cieca sente l’astio nelle loro voci. Non sono sincere. E come potrebbero esserlo visti tutti i problemi sorti nel loro regno. Oligerd è orfana di madre, decapitata proprio dal padre. Cosa pensa Oligerd del suo paese tenendo conto di questo. E Ardis, cosa pensa dei cospiratori, che opinione ha di suo padre il re. Entrambe le rivali ripensano ai loro personaggi, che non sono solo bellezza e odio, ma sono avvolte da un turbine di avvenimenti che deve in qualche modo coinvolgerle. Non sanno rispondere e la Signora Tsukikage le porta in un ingrosso di carni e le rinchiude in una cella frigorifera. Fa capire alle ragazze che il clima della Lastonia è rigido e loro devono rifletterne l’inverno una, e la primavera l’altra.
Mentre le due ragazze cercano di scaldarsi giocando e correndo, la Signora Tsukikage incomincia a recitare le loro battute da dietro la porta. Incita Ayumi a tirar fuori il gelo che deve riflettere Oligerd e la sua interpretazione è perfetta. La maestra decide quindi di aprire e farle uscire. Maya si sente il naso e le sopracciglia gelate, aiuta la rivale ad uscire e fuori l’impatto con una temperatura maggiore fa sentire a Maya la primavera. Inizia quindi a recitare le sue battute e intorno a lei è come se i fiori tanto agognati al tepore della bella stagione, fossero finalmente spuntati.
I complimenti della maestra per entrambe non tardano ad arrivare e intima ad entrambe di non dimenticare quelle sensazioni, perché fra una settimana vuole vedere i loro miglioramenti. Maya si ricorda del discorso fatto con la Signora Kitashirakawa e “il richiamo delle sensazioni”.
Il cuore freddo dell’inverso è Oligerd, mentre quello caldo della primavera è Ardis.
Finita la prova speciale, le due ragazze vanno al bar, si scusano e si lodano reciprocamente, bevono, parlano della loro reciproca abitazione. In metropolitana si salutano. Si vedranno tra una settima alle prove e allora saranno rivali, nessuna delle due vuole essere sconfitta dall’altra e ripensano ai loro progressi.
Il giorno successivo Maya va trovare la Signora Kitashirakawa nella chiesa in cui dirige il coro. Mentre aspetta, Maya vede il bel volto scolpito della Madonna, un volto sereno, sorridente e allo stesso tempo sublime.
Finite le prove, la vecchia attrice fa accomodare Maya a prender un tè e la ragazza le chiede aiuto per capire come la signora avesse affrontato il suo stesso ruolo, anche se in versione cantata per l’opera. L’attrice allora vuole cantare la sua parte preferita e si sente catapultata nel passato. Aveva tanto amato la parte di Ardis e Maya vede nell’anziana attrice riaffiorare la ragazza di un tempo. La sua piccola interpretazione è per Maya non solo meravigliosa e fantastica, ma splendente.
La Signora Kitashirakawa, sapendo quanto la ragazza consideri se stessa con tanta pochezza, le chiede se la vede bella. Maya non sa bene come rispondere senza offendere, e l’attrice continua facendole capire che sul palco si diventa speciali: il trucco, le parrucche, i vestiti, ti catapultano in una dimensione irreale dove la propria figura si trasforma. Le fa l’esempio del teatro Kabuki dove gli uomini si trasformano in splendide donne. Così una persona comune, grazie agli espedienti scenici e ai propri gesti, diventa più femminile tanto da risultare bella.
L’attrice, con il suo bagaglio artistico, spiega a Maya che se un uomo per recitare riesce ad impossessarsi di un cuore femminile, lei così giovane e graziosa sarà sicuramente una splendida Ardis, perché dalla sua parte ha la recitazione. Le consiglia di curare anche il suo spirito, istruirlo alle arti: musica, pittura, poesia, danza. Avvicinarsi alle cose belle per sentirsi belle dentro, appunto nello spirito.
Tornata a casa prova seguire i consigli della Signora Kitashirakawa. In camera di Ayumi ascolta un valzer, anche se non ne è sicura, lo trova bello, le mette allegria e prova le sue battute. Le sembra di capire, le sembra che le battute siano più vicine alla principessa, ripensa alla statua della Vergine, a quel sorriso che irradia calore e sicurezza. Sì, forse ci sta arrivando, sta capendo il cuore di Ardis.
Ayumi, dal canto suo, è ancora più severa con se stessa. Con il trucco si crea una falsa cicatrice che le deturpa il viso. I suoi vestiti sono semplici e sporchi. In questo modo può girare per la città senza essere infastidita, anzi è evitata. Evitata dai passanti, cerca di diventare sempre più dura. Un cuore di ghiaccio.
Maya per continuare la sua istruzione spirituale, va in una galleria d’arte, in pasticceria, in profumeria, dal gioielliere, dal fioraio e in ogni posto pensa quale sarebbe stato l’oggetto migliore per Ardis. Arriva fino in una chiesa e capisce che il suo personaggio ha solo due armi: un cuore che confida negli altri e il suo sorriso. Rivede la statua della Madonna e prova a sorridere come lei. Sì, ora può farcela.
Intanto Ayumi è sempre più combattiva, per strada ingaggia una lite con delle teppiste e l’ha vinta. Oligerd è arrivata nel suo cuore. Anche lei è pronta.
La scena si sposta a Onodera e Masumi. Stanno discutendo delle parti invertite assegnate alle due rivali. Per Onodera la partita è vinta. Maya si autodistruggerà in un ruolo per lei impossibile e Ayumi spiccherà come unica protagonista, ottenendo in anticipo il ruolo della Dea Scarlatta. Masumi non è del tutto d’accordo. Sapendo che la rivale di Ayumi è “quella ragazza”, con solo l’1% di possibilità di vincere un premio nel prossimo futuro, tutto è possibile. Il bel Presidente termina assicurando il regista che possono comunque distruggerla quando vogliono.
Una settimana dalla prova speciale è passata. Ora, Maya e Ayumi, devono dimostrare quel che hanno appreso.
La prova è semplice: Maya deve farsi donare dalla nonna, Imperatrice Madre, il rosario che porta al collo. Ayumi deve prenderlo ad Ardis.
Tocca a Maya. Immedesimatasi nella bella principessa, bacia la nonna, la quale cieca chiede chi sia. Ardis la rassicura presentandosi. Accenna al rosario e chiede da dove venga. La nonna racconta che in esso sono racchiusi tanti ricordi, da quando lo ricevette per le nozze dalla madre del fu Re di Lastonia, a come lo mise al collo del figlio, l’odierno Re, per battezzarlo e renderlo fiero di un compito tanto importante. A queste parole Maya non sa come continuare, come può chiedere un oggetto tanto importante per la nonna? E lo confessa alla maestra. Questa le risponde che Ardis avrebbe reagito proprio così, perché è una creatura gentile, le dice che la nonna ha a cuore Ardis come la più cara delle nipoti.
Ora Maya deve continuare esprimendo i suoi sentimenti verso la nonna. Esprime rammarico per aver pensato di chiedere quel rosario tanto caro e chiede scusa. La nonna, commossa dalla sincerità della nipote, le dona il rosario dicendole di tenerlo caro come farebbe lei.
Maya ottiene così il rosario e riesce nella prova. Ayumi nota la sua naturalità nell’interpretare Ardis, lo staff che guarda dalla porta aperta si stupisce.
Ora tocca ad Oligerd farsi dare il rosario da Ardis. Ayumi inventa uno stratagemma e fingendosi pietosa e mai amata ottiene dall’ingenua Ardis il gioiello. Ardis è sicura che la nonna non la sgriderà o che comunque capirà, per il semplice motivo che lo ha donato alla sorella.
Tsukikage chiede bruscamente a Maya quali siano i suoi sentimenti in quel preciso istante e lei risponde che le fa piacere vedere la sorella felice e che la nonna la perdonerà.
Ayumi continua la farsa fino a far capire i suoi piani contro la sorella e che con l’aiuto di quel rosario anche il popolo crederà che dalla sua parte ha niente meno che l’Imperatrice Madre Hardra.
La maestra è soddisfatta e tutti possono tornare alle prove regolari. I membri dello staff notano il dimagrimento di Ayumi, ma le prove sono pesanti per tutti e quindi pensano sia per quel motivo.
Il giorno della prima si avvicina. A Tokyo sta cadendo la neve. Al Nittei si fanno ormai le prove sul palco. Ayumi è sempre più taciturna e noncurante dei presenti.
Maya vive, come una regina, a casa Himekawa. Indossa i bei vestiti regalateli dal suo ammiratore, continua a sentire musica, legge e si circonda di belle cose.
Ayumi si sta pesando nel Teatro Sotterraneo, è calata di 5 chili, per lei perfetti ad interpretare una Oligerd da anni in prigione.
A Tokyo continua a nevicare e ci siamo spostati alla Daito. Masumi apre una busta contenente il biglietto d’invito alla prima de “Le Due Regine” mandatogli da Maya; costata che la settima fila di fronte al palco sia un buon posto. Si chiede se l’abbia preso sul serio e si augura che la ragazza riesca a vincere la scommessa fatta con lui.
Continua a nevicare e al Teatro Nittei è la sera della prima.
Gli amici di Maya si stanno accomodando in sala. Il pubblico è tanto e i ragazzi confessano che il gran polverone creatosi per quella rappresentazione ha fatto da catalizzatore: le due regine sono le candidate alla Dea Scarlatta, c’è anche la vecchia interprete della Dea e inoltre non si è parlato altro che dei ruoli opposti assegnati alle rivali.
Quest’ultima affermazione è proprio quella più discussa in sala. Tutti concordano che Ayumi dovesse interpretare Ardis e non Oligerd, per questo motivo vedono male Maya che, secondo i presenti, non sarà in grado di rendere la sua parte.
Il capo degli Unicorno è riflessivo, ma ha ragione. Se Maya non riesce in questa parte non avrà speranze.
Arriva anche Sakurakoji, attorniato da fan in cerca di autografi. Arrivano i Signori Himekawa, arriva Masumi con Onodera.
Nei camerini, Maya sta riflettendo sul suo personaggio: Ardis, detta la figlia della Dea della Primavera, che ama le arti, la gente, la pace. La fanciulla dalla bellezza splendente, benedetta da Dio, gentile come un angelo e il sorriso come la Madonna. Mentre pensa a questo, le addette la stanno truccando e vicino a lei le rose del suo ammiratore fanno capolino con il biglietto presente: Attendo con piacere di vederla nello spettacolo. Il suo ammiratore. É pronta a salire in scena.
Anche Ayumi si sta preparando e chi la vede stenta a credere sia lei.
Il teatro è grande e gremito. Mancano cinque minuti all’inizio dello spettacolo.
Dove sarà il suo ammiratore in mezzo a tutta quella gente? Anche Masumi seduto al suo posto riservato sta pensando a Maya.
É ora, il sipario si alza. La scena si apre sul processo alla Regina Katajina, madre di Oligerd. É accusata di tradimento e di aver attentato al Re. Le prove e i testimoni sono tutti contro di lei. Disperata, la Regina urla la sua innocenza e che è tutto un complotto. Tra gelosie e maldicenze uscite dalla bocca dei presenti arriva il Re. La Regina ha appena finito di urlare il suo punto di vista: la consorte del Re, Raguneid ha architettato tutto per diventare Sovrana e legittimare anche la figlia Ardis, avuta con il Re. Il Sovrano fa notare che forse Oligerd non è sua figlia e la Regina non dice più niente, rassegnata a non essere creduta anche dal marito. Il verdetto è ormai preso. Morte per decapitazione. La tata di Oligerd sa dell’innocenza della Sovrana e piange amare lacrime. Al patibolo Katajina chiede che la figlia sia presente. La bimba ha 7 anni, la madre le spiega tutto e le ricorda che la primogenita è lei. Tra le urla della bambina la madre muore. Intanto il presunto amante della Regina, Conta Han Stralius August, sembra fuggito all’estero con il figlio. I machiavellici trucchi del vecchio Godfried e del figlio Hans, padre e del fratello di Raguneid, hanno avuto l’esito sperato: saranno il suocero e il cognato del re. I due decidono anche di suggerire al Re di rinchiudere Oligerd in prigione. Molti pensano che non sia legittima ma il vecchio non ha dubbi, è figlia del Re. Il prologo è finito
Primo atto. Tocca a Maya e i suoi amici sono timorosi. Il palco è sontuoso, è la sala reale. É il tredicesimo compleanno della Principessa Ardis e tutti i nobili invitati ne parlano come di un fiore, di grazia e bellezza impareggiabile, dal sorriso angelico, nessuno ha mai visto una fanciulla tanto bella.
La scena si sposta agli amici di Maya che, conoscendola, si sentono male. Qualcuno nel pubblico pensa che appunto Maya Kitajima non sia così bella e che le parti assegnate sono sicuramente sbagliate. Onodera è felice di queste affermazioni e di star per vedere come la ragazza si darà la zappa sui piedi. Sakurakoji è molto attento.
Sulla scena intanto è entrato Yurijes Ransberui. É il figlio del duca Ransberui, imparentato col Re. É stato otto anni in giro per l’Europa e ha 24 anni. Non è mai andato d’accordo con la sua famiglia, ma ora che padre e fratello non sono presenti dice che “l’aria è migliore”. Si è dedicato agli affari e ha una sua attività commerciale, cosa che gli permette di conoscere bene il suo e i paesi stranieri. Si capisce subito che non vede di buon occhio il Re e la famiglia Godfried, sembra simpatizzare per i ribelli della lega del “Giglio Rosso”. Parlandone al ricevimento con l’amico Egew, quest’ultimo è timoroso, se fossero scoperti, non sa cosa potrebbe loro succedere. Yurijes afferma anche che tutto quell’entusiasmo per una tredicenne è esagerato, ma l’amico ne decanta le solite doti.
É quasi ora che Maya esca in scena. Dietro le quinte qualcuno la sta guardando e non crede ai suoi occhi. Le trombe suonano e Ardis entra nella sala del trono. Anche l’attore che interpreta il Re è stupefatto, le porge la mano, devono entrare insieme. Lei è Ardis.
Stanno entrando da sinistra, affiancati, Ardis è alla destra del padre.
Gli amici, Onodera, Sakurakoji, Hijiri, ma soprattutto Masumi sono shockati. Maya è bellissima. Gli amici non ci credono, Onodera addirittura sprofonda nella sedia. Ma il più preso è il bel presidente. Anche Mizuki non ci crede e pensa al suo capo che non nasconde l’emozione di vedere la sua ragazzina trasformata in una splendida principessa.
Sul palco il Re brinda alla figlia e Maya ringraziando stupisce tutti, attori sul palco e pubblico. Naturalmente non ha niente della ragazzina senza arte ne parte di tutti i giorni. Chi la conosce pensa di sognare, Onodera è sempre più sprofondato nella poltrona. Il capo della Compagnia Unicorno è addirittura rosso in volto per l’emozione. Masumi è trasfigurato. Gli altri attori si accorgono che la recitazione di Maya è cambiata, è diversa dalle prove. Il regista Fuma vuole addirittura acqua e tranquillante.
La recita continua. I vari invitati si presentano e porgono doni. Lei ringrazia di cuore facendo imbarazzare i presenti e non solo, nella sala sta già mietendo vittime. Agli occhi degli spettatori del sesso opposto è apparsa dolce.
Un altro brindisi e Yurijes ammette che Ardis sia bella come una bambola e come essa senza carattere. Continua dicendo che il regno e il Re, tutti presi da questa bambola, non pensano ai problemi del popolo scontento, vorrebbe fargli aprire gli occhi. Ma nella sala non vede l’Imperatrice Madre, Hardra. L’amico gli risponde che è ormai cieca e non ama la presenza della famiglia Godfried.
É ora delle danze, Maya balla divinamente.
Sakurakoji si chiede se sia proprio Maya. Per il pubblico è meravigliosa. Rei afferma che è bella e quella bellezza deve essere una delle sue tante maschere.
Sul placo Egew suggerisce a Yurijes di far ballare qualche dama, ma lui ha altri progetti. Si avvicina la Re per parlargli di cose urgenti, ma questi, preso dalla festa, dopo essersi appurato di chi fosse, lo fa ballare con Ardis.
Tra gli sguardi sognanti del pubblico, imbarazzato da tanta bellezza e dolcezza, Ardis gli dice che non l’aveva mai visto e di rimando il giovane risponde che è stato via a lungo.
Alla fine della prima scena, si vengono a sapere le alleanze dei regni ostili alla Lastonia e quindi il Re deve prendere provvedimenti.
Seconda scena del primo atto. Inquadratura delle Carceri Bianche. Tocca alla Oligerd di Ayumi.
La tata è disperata, secondo lei vengono tratte male seconde, fa freddo e il fuoco non è acceso. Urla alle guardie di far qualcosa. Ma queste sono prese dai festeggiamenti e non hanno intenzione di star loro dietro.
Oligerd sgrida la tata, Sophie. Quel comportamento non lo tollera.
Ayumi entra in scena. Emaciata in volto, ma allo stesso tempo fredda, austera, regale.
Gli spettatori non credono sia lei.
Il gelo entra nella sala con le sue parole. Non si limita al palco. Lei scende tra il pubblico nel corridoio centrale. Continua la recita parlando della sua prigionia. Può vedere solo due persone, il precettore e il sacerdote. Poi ha i libri e il Barone Byornson la informa di quel che accade all’esterno. Quel posto silenzioso come una tomba amplifica a dismisura la voce che ha nel cuore. Il freddo del suo paese le risveglia l’odio che porta dentro. Quel freddo che le fa male alle mani, ai piedi, addirittura i capelli. E decanta il suo paese che per sei mesi l’anno è chiuso nella morsa del ghiaccio, ma la primavera per lei non arriverà, il suo cuore è di ghiaccio ormai e lei è la figlia del “Generale Inverno”.
E il volume si conclude con la sala infreddolita dalla sola presenza di Ayumi e dagli addetti ai lavori sorpresi dall’interpretazione delle Due Regine.
[Torna su]
Fine Volume 25 -
Continua >>
----------
<<
Torna ai riassunti <<