
É arrivata anche l’ultima rappresentazione de “Le Due Regine”.
Maya sul palco sta pensando alle opportunità che quell’interpretazione le ha dato: offerte di lavoro in teatro, in televisione e al cinema; anche grazie alla scommessa vinta contro Masumi Hayami. Ringrazia il suo ammiratore e recita per l’ultima volta alcune battute di Ardis, subito riecheggiata da Ayumi/Oligerd che si complimenta per il lavoro fatto.
Per Ayumi l’Ardis di Maya è stata incantevole e la ragazza ringraziando ribatte che purtroppo è ancora lontana dal raggiungerla. Si ringraziano vicendevolmente per lo scambio di abitazione e Maya afferma che per il futuro non sa che fare. Ayumi le ricorda la scadenza con la Dea Scarlatta, le suggerisce di scegliere un ruolo adatto a lei e termina dicendo che quel ruolo le mancherà, perché è stata la prima volta che si è immedesimata anima e corpo nel personaggio. Maya è stupita a lei capita sempre. Ayumi una volta ancora deve riconoscerne il genio e la incita a non mollare in quanto è l’unica attrice che riconosce come rivale. Maya ringrazia e se ne va. Tsukikage ha visto tutto non vista.
Si festeggia la fine della rappresentazione anche a casa di Maya, con brindisi ai vari ruoli che la ragazza può scegliere, e, tra una bevuta e l’altra, nessuno sa che fuori Masumi Hayami è tormentato per i sentimenti contrastanti che prova per quella ragazzina.
Appoggiato all’auto, con l’immancabile sigaretta accesa, ripensa al discorso fatto col padre. Non vuole accettare l’appuntamento combinato. Vuole prima mettere le mani sulla Dea Scarlatta e poi sposarsi. Ma il padre non sente ragioni, è stufo di tutti i suoi rinvii. Masumi è turbato. Si sente cambiato e non si riconosce in quella persona che non riesce a muovere un passo e andarsene, per via di una ragazza tanto più giovane di lui.
All’Actor’s Studio la Signora Tsukikage riceve la visita del medico, che la rimprovera per essere tornata sulle scene ed essersi così affaticata. Il verdetto non è buono, la Signora sente il dottore affermare che se non si riposerà adeguatamente non potrebbe superare i sei mesi. Tsukikage è decisa, non c’è più tempo.
Intanto, tramite Hijiri, Maya invia al suo ammiratore una lettera e un regalo, per ringraziarlo del suo sostegno. Nella lettera gli elenca tutto quello che le è successo ultimamente e come regalo gli ha inviato una coperta. Hijiri fa notare a Masumi che forse Maya pensa che il suo ammiratore sia avanti con gli anni. L’uomo liquida Hijiri dicendogli di riferire a Maya che ha gradito, ma il tarlo è ormai insinuato nella sua testa: se gli dicesse chi è in realtà cosa penserebbe Maya di lui?
Mentre la ragazza è a casa con Rei riceve un biglietto per lo spettacolo pomeridiano di “Anna Karenina”. É un posto S e non è dell’ammiratore segreto, perché non ci sono rose accompagnatorie.
Arriva a teatro e si siede al suo posto riservato. Di fianco a lei un posto vuoto. Lo stupore è enorme nel vedere che quel posto è riservato a Masumi Hayami. Capendo che è stato lui ad invitarla, vuole andarsene. Ovviamente Maya non avrebbe mai accettato il suo invito se lo avesse saputo, così Masumi le blocca la mano sul bracciolo tra le due poltrone e le intima di sedersi, perché lo spettacolo sta per iniziare. La ragazza ha paura che stia tramando qualcosa, Masumi le chiede se è proprio così che lo vede, lei lo afferma conscia dei precedenti e chiede che la sua mano sia libera da quella morsa che si fa sempre più stretta. Masumi le ricorda che lo spettacolo sta per cominciare, le dice di sedersi e che la lascerà solo se non fuggirà.
Intanto alla Daito i cuori delle segretarie sono in subbuglio per il possibile fidanzamento del Presidente. Mizuki non ci crede, lo trova assurdo.
A casa di Maya, Rei e Sayaka vengono avvertite della scomparsa della Signora Tsukikage e a teatro Maya non ha dato la sua risposta all’uomo che le sta ancora stringendo la mano.
Si decide a rispondere che non fuggirà, ma la reazione di Masumi è quella di stringerle la mano ancora di più. La commedia prosegue e Maya è interdetta dal fare così deciso del Signor Hayami. Gli rinfaccia che il suo comportamento è stato scorretto e chiede di essere lasciata, Masumi risponde che in cambio lei deve accettare a passare il resto della giornata con lui rassicurandola di non aver cattive intenzioni. Maya interdetta pensa a quanto sia strano il suo comportamento. Accatta, lui non fa in tempo a lasciarle del tutto la mano che Maya la ritrae frettolosamente. Il gesto non gli è sfuggito.
A fine rappresentazione Maya commenta il finale come commovente e lui si accorge che la sua espressione è sognante, come se fosse sul palco. Le chiede quindi dove voglia andare, essendo presto possono passare a prendere un tè da qualche parte. Ovviamente sceglie il posto più caro e visto che paga la Daito ne approfitta più che può mangiando ogni genere di dolci. Masumi fa notare che le cose carine attraggono le ragazze, come quei dolci ad esempio e aggiunge che lui all’infuori del lavoro non ha altri interessi ed è contento che le sia piaciuto il dramma.
Maya lo vede diverso. Non è il solito Signor Hayami.
Usciti dal locale vanno a piedi e lei non se lo immagina passeggiare. Tra una frecciatina e l’altra parlano dei ruoli che potrebbe interpretare ora che “Le Due Regine” è finto. Maya è colpita da Ofelia in “Amleto”, ma entrambi concordano che non sia proprio il ruolo per lei, mentre continuano a rimbeccarsi a vicenda Masumi è attratto da un edificio e ci entrano. L’uomo in biglietteria lo conosce e Maya nota un atteggiamento mai tenuto prima dal Signor Hayami: cordiale e sorridente. Entrano in una stanza buia e Maya è affascinata di trovarsi in un planetario. Colta da una piccola vertigine casca tra le braccia di Masumi, il quale le spiega che da piccolo ci andava spesso a pensare e anche Maya si sente piccola di fronte l’immensità dello spazio. Accese le luci lui ha ancora un aspetto sognante quasi da ragazzino, Maya se ne accorge e lui la ringrazia per avergli fatto ricordare tante cose e le spiega che lì non era mai andato con nessun altro.
Il bigliettaio si avvicina a salutarli e mentre vanno a vedere la sala proiezione spiega a Maya che il Signor Hayami da piccolo andava spesso al planetario, a volte dopo le zuffe e anche quando mancò la mamma.
Maya non se lo vede da piccolo e cerca di immaginarsi gli stati d’animo di quell’uomo quando frequentava quel posto.
Al di fuori è ormai buio e le stelle non si vedono così bene come nel planetario, Masumi le spiega che è per via dello smog e delle luci della città. Maya nota un velo di tristezza in quegli occhi sempre così freddi e quasi si emoziona.
Proseguono la passeggiata andando alla festa di un tempio lì vicino. Alla fiera compra un sacco di regalini vari a Maya e Masumi le spiega che ci andava spesso da piccolo e quasi non se la ricordava più. Lei gli dice che proprio non riesce ad immaginarselo bambino e che probabilmente doveva essere molesto e dispettoso. Niente di più lontano, in realtà lui era docile e sincero. Maya ribatte che deve essersi guastato crescendo e un gelido sì, riporta Masumi col pensiero a quando era piccolo e subiva la dura educazione impartitagli da Eisuke Hayami. Maya nota il nuovo cambiamento e i due vengono risvegliati, da quegli attimi di turbamento, da un bambino che piange cercando la mamma. Masumi fa ciò che la ragazza non avrebbe mai pensato: prende in spalle il bambino e gli intima di gridare forte per farsi notare dalla madre. Trovata la madre, Maya ha di nuovo un attimo di smarrimento guardando il volto di Masumi e ripete a se stessa di non capirlo. Pensa che forse dietro all’affarista senza scrupoli si celi un cuore gentile. A questo punto Masumi fa un gesto ancora più impensabile: le toglie letteralmente dalla bocca una lingua di suocera e la porta alla sua per fischiarci dentro. Il gesto è palese per Maya che si chiede perché l’abbia invitata.
Dall’alto di un grattacelo, in un ristorante di lusso, Maya lo vede pensieroso e silenzioso. Il nuovo cambiamento d’umore mette un po’ in imbarazzo la ragazza. Lui le chiede se si stia annoiando in sua presenza, ma lei risponde un semplice no, notando i suoi sguardi che passano da dolci a tristi ogni volta che la guarda. Masumi sta pensando a cosa fare, dirle o non dirle che lui è l’ammiratore delle rose scarlatte, ma è trattenuto dalla paura, puro e semplice timore di essere rifiutato e mal giudicato, lui ha paura della sua reazione, ha paura del suo odio e soffre in un modo mai provato.
Mentre sta per dirle il motivo del suo invito, un cameriere lo chiama al telefono. La Signora Tsukikage è scomparsa, entrambi si precipitano in macchina per andare a cercarla, Maya vede Sayaka e chiede a Masumi di fermarsi. Ormai l’incantesimo è rotto, mentre Maya legge la lettera lasciatale dalla sua maestra, Masumi non è tranquillo e scende dall’auto per rassicurare la ragazza. Maya gli inveisce contro terminando con le parole peggiori che lui potesse aspettarsi: lo odia, se alla Signora Tsukikage dovesse succedere quello che è successo a sua madre, non lo perdonerebbe mai. Le promette che non succederà, la ringrazia per la giornata, è stato bene e sta per dirle perché l’ha invitata, ma si blocca, le rende i regali della fiera e se ne va. Maya resta un po’ perplessa, ma lei conosce molto bene il significato delle parole e pensa che quel che le volesse dire è che la verità non si vede mai con chiarezza, così come le stelle a Tokyo non si vedono nascoste dallo smog e dalla luce.
Tsukikage, intanto, sta tornando al paese natale della Dea Scarlatta insieme a Genzo. Così come le aveva accennato nella lettera, senza dirle la destinazione, la invita a non perdersi d’animo e non arrendersi perché lei la terrà d’occhio anche da lontano.
I giorni passano con la loro solita routine. Masumi lavora, partecipa ai ricevimenti, ma in realtà pensa che l’odio che Maya nutre nei suoi confronti non si spegnerà mai, pensa a quanto sia rimasto affascinato da quella ragazza sincera, spontanea, minuta ma allo stesso tempo forte. Non sa cosa sarà di lui e la Signorina Mizuki è consapevole di questi suoi turbamenti.
Maya non sa che ruolo scegliere consapevole che il termine impostole dalla maestra si sta avvicinando, Masumi intanto accetta a malincuore l’incontro matrimoniale organizzatogli dal padre.
Cambio radicale di scena. In un’altra casa di produzione il presidente della stessa e un regista, certo Kuronuma, stanno discutendo su uno spettacolo. Al regista viene imposta un’attrice che lui non trova giusta per la parte e il presidente gli rinfaccia che da regista eccentrico qual è dovrebbe solo ringraziare di lavorare visto che sono ben cinque anni che è stato allontanato dal mondo dello spettacolo. Kuronuma non è tipo da farsi abbattere e ribatte che è lui che deve scegliere gli attori se non si vuole incorrere in un fallimento.
Fuori alla porta, il resto dello staff, sta ascoltando le urla e convengono che il regista sia sì, particolare e fatto a modo suo, ma sa fare il suo lavoro e sa tirare fuori il meglio dagli attori.
Le urla finiscono con un vero e proprio ricatto da parte del presidente: Kuronuma dovrà prendersi le responsabilità dello spettacolo. Conscio del fatto, il regista esce dicendo fra i denti che l’attrice se la cercherà da solo. E così fa. La cerca negli archivi, la cerca agli spettacoli, la cerca nelle videocassette. Decide di rinchiudersi in sala proiezione a visionare centinaia di cassette e poter così cercare la sua attrice. Il ruolo sarà quello di una bestia non di un umano e quindi la ricerca va fatta con cura. Dopo quattro giorni, l’occhio gli cade sull’interpretazione de “Le Due Regine” di Maya e Ayumi. Si fa quindi mandare tutti gli incartamenti riguardanti l’attrice da lui scelta.
Maya continua a non saper che fare, quale ruolo scegliere. Sta guardando i suoi compagni recitare e vorrebbe essere anche lei sul palco, finché non viene chiamata. Kuronuma non fa tanti complimenti. É soprannominato il generale orco perché è molto severo. Le chiede subito se sia lei l’interprete di Ardis e quanto è alta. Alla risposta affermativa di Maya che aggiunge di essere alta 1,56 cm, le risponde che è piccolina e dice a un collaboratore che è perfetta per la parte. Le dà quindi il copione dicendole che la sua parte sarà quella di una ragazza allevata dai lupi. Le spiega delle sue lunghe ricerche e che si augura accetti, le lascia quindi il recapito al quale contattarlo una volta deciso.
Uscendo Kuronuma spiega al suo collaboratore che è stato colpito dagli occhi di Maya, occhi d’attrice li chiama, e aggiunge che lei potrebbe fare qualsiasi ruolo perché ha talento.
Maya deve quindi pensarci bene e leggendo il copione “Lande Dimenticate” fino in fondo si convince di voler interpretare quel ruolo.
Si presenta da Kuronuma, il quale la mette subito alla prova. Deve interpretare un lupo affamato pensando che lo straccio che lui tiene tra le mani sia carne. Maya si cala nella parte tra lo stupore del resto dello staff che non crede al cambiamento repentino della ragazza. Guaisce, ulula, ringhia e per quanto Kuronuma la scacci pesantemente non molla, ottiene il suo pezzo di carne. Finita la prova Maya si alza come se niente fosse e ringrazia, sempre sotto lo stupore dei presenti.
Maya non è ancora un vero e proprio lupo, ma è agile grazie agli allenamenti fatti per il folletto Puck di “Sogno di una notte di mezza estate”, non si stupisce nemmeno della severità del regista, perché tanto è abituata ai trattamenti della Signora Tsukikage.
In sala proiezione Kuronuma le fa vedere un documentario sui lupi per farla entrare nella parte e lei rimane colpita dagli ululati. Il regista le fa notare che nessuno di loro conosce i lupi realmente, nemmeno il pubblico, e per quanto lei si sia ispirata ai film e alla storie popolari, per la prova di poco prima, non basta per dare alla sua Jane tutti i sentimenti di cui ha bisogno.
Intanto nell’ambiente si vocifera di questo ruolo e della severità di Kuronuma. Maya tenta di vivere da lupo in casa con la paziente Rei, ma per ora si procura solo un sacco di lividi.
Pian piano le sembra di capire cosa voglia dire, affina udito e olfatto, ripensa al copione, mangia per terra e vive a quattro zampe. Non è facile. E anche Ayumi ne conviene parlandone con delle sue colleghe. Se non si ha talento non ci si può calare in quel ruolo. Lo spettacolo è per l’autunno e proprio in quel periodo cade il Festival delle Arti dell’Academy, il regista è famoso e Ayumi realizza che Maya potrebbe farcela a raggiungerla.
Rei è perplessa, ma sa che Maya vuole diventare lupo anche nel cuore. Durante i soliti esercizi vocali, questa volta tenuti a teatro con le due compagnie riunite, Maya ulula spaventando tutti. Il capo della Compagnia Unicorno decide quindi di assecondarla e di recitare tutti come fossero lupi.
Intanto, a casa Hayami, Masumi sta per andare all’appuntamento con la sua futura fidanzata, non ne è entusiasta ma deve prepararsi.
I giochi tra lupi in teatro divertono Maya, consapevole, sempre di più, di come si stia in branco.
Masumi è arrivato all’appuntamento e si presenta quasi inespressivo, di fronte a una giovane in abiti tradizionali.
Finiti i giochi tra lupi, Maya si chiede chi sarà l’interprete di Stewart. Sta camminando per strada e quasi di sfuggita vede il Signor Hayami sorridere gentilmente ed entrare in un edificio con una bella donna. Ne deduce che non è da lui comportarsi così. La Signorina Mizuki le chiede se ne è infastidita, ma a Maya non sembra importare, finché la segretaria non confessa che il Presidente ha accettato un matrimonio combinato, voluto soprattutto dal padre.
Maya ne rimane sconvolta, non sa il perché, ma è come se le si spezzasse il cuore.
Le prove stanno per cominciare e il suo partner sarà il suo vecchio amico Yu Sakurakoji.
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Fine Volume 28 -
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