Volume 18


***ATTENZIONE***
Di seguito sono riportate informazioni sui contenuti del manga già edito in Italia,
se non vuoi avere informazioni su tali volumi non leggere oltre.



Tornata a scuola, Maya prova a entrare nel club di recitazione per poter tornare a recitare, ma i membri del comitato le negano il permesso, dicendole che non è concessa l'iscrizione a persone che hanno già lavorato nel mondo dello spettacolo.
Tuttavia, non si scoraggia e mentre sta riflettendo su come trovare una soluzione, camminando, si scontra con un'altra studentessa, Hiroko Kusaki, anche lei completamente assorta nella lettura del libro che sta leggendo, il cui titolo è "Bianca la piratessa". Una storia ambientata 400 anni prima su una nave pirata su cui, durante un processo all'equipaggio, viene trovata una donna travestita da uomo.
Incuriosita, Maya, chiede a Hiroko di raccontarle il resto della trama e trovando la storia avvincente, le viene il desiderio di portarla sulle scene. Ma come?
Dovendo provare sempre da sola, non riesce nemmeno a rendersi conto se la pantomima* in cui si cimenta le viene bene o meno, così, un giorno, camminando lungo il fiume, decide di avvinare un gruppo di bambini e proporre loro di giocare agli indovinelli: lei mimerà degli oggetti, o delle scene, e i bambini dovranno indovinare.
La signora Tsukikage, messa al corrente della cosa dalle amiche di Maya, apprezza lo sforzo che fa la ragazza per continuare a recitare e ne loda l'impresa visto che, se è capace di farsi capire da dei bambini, sarà capace di farsi capire da tutti.
Intanto, all'istituto Hitotsuboshi cominciano i preparativi per l'allestimento del tradizionale festival scolastico, anche a Maya piacerebbe partecipare, pensa che dal libro "Bianca la Piratessa", che le ha prestato Kusaki, sarebbe bello trarre una sceneggiatura, ma come può riuscirci da sola?
In un momento di pausa dalle lezioni, alcuni compagni le chiedono di aiutarli a sistemare un vecchio magazzino di educazione fisica pieno di attrezzi in disuso. Quando si trova lì dentro da sola, ricorda di quanto da piccola le piacesse giocare con le cianfrusaglie per inventare delle storie, in modo naturale recita qualche battuta dal libro "Bianca la Piratessa" e realizza che ognuno di quei vecchi oggetti potrebbe essere utilizzato per l'allestimento di uno spettacolo. La storia di Bianca Castani potrebbe diventare un monologo* da recitare tutta sola.
La strada, nonostante l'entusiasmo, rimane ardua visto che al Comitato per il Festival Scolastico non accettano la sua domanda di partecipazione individuale, né di concederle l'auditourum o il palco all'aperto, ma lei non si scoraggia, deve farcela.
Kuroki, intanto, le suggerisce di chiedere aiuto, per stendere la sceneggiatura, a Yoshizawa, un ragazzo del club di letteratura, con il talento per la scrittura. Maya è decisa a riassumere nella confessione di Bianca tutta la lunga storia del libro e, insieme all'aiuto di Yoshizawa, trae le parti principali della storia.
Aiutati dalla fantasia, il vecchio plinto nel magazzino potrà fungere da cavallo e la trave potrà fungere da nave con un solo tronco e così via, a rendere tutto credibile poi penserà la sua recitazione; infine, si convince che lo stesso magazzino è l'unico luogo giusto in cui allestire quello spettacolo. Dopo aver ricevuto il permesso dal professore di educazione fisica per poter utilizzare il magazzino e gli attrezzi, corre al comitato per farsi aggiungere al programma del Festival.
Finalmente potrà tornare a recitare ma dovrà fare tutto da sola, inclusa la regia e la scenografia. Ce la farà?
Yoshizawa nel frattempo termina la stesura della sceneggiatura, riassumendola in cinque quaderni, che Maya dovrà imparare in fretta, ma a lei basterà una sola notte per imprimere nella mente tutto.
Il lavoro più difficile, però, deve ancora arrivare: riuscire a trasformare gli attrezzi di educazione fisica in parti della scenografia e il vecchio magazzino in un teatro, da cui tutti gli spettatori possano avere una buona visuale. Suscitando lo stupore di tutti, rimane ferma a osservare il magazzino per ore, senza dire niente, la presidentessa del club di recitazione comprende che il suo intento è quello di mettersi nei panni dei potenziali spettatori e che, probabilmente, sta provando a immaginare il loro punto di vista.
Allestita l'improvvisata scenografia con gli oggetti del magazzino, non resta che fare le prove e ultimare i preparativi con l'aiuto di Yoshizawa e Kuroki.
Intanto, il fatto che Maya Kitajima, espulsa dal mondo dello spettacolo, terrà un monologo nel deposito di educazione fisica al prossimo festival scolastico, ha suscitato molta curiosità!
Ma come potrà mai riuscire bene da sola?
Per Maya ciò che davvero conta è poter tornare a recitare e riuscire a fare anche solo un piccolo passo che l'avvicini ad Ayumi.
Finalmente arriva il giorno del Festival Scolastico dell'istituto Hitotsuboshi, la scuola è in fermento e Maya è pronta ad andare in scena nel magazzino. Rei, Sayaka e persino la signora Tsukikage sono andate a vederla e, come loro, molti studenti provenienti anche da scuole differenti, incuriositi dal fatto che un'attrice, un tempo famosa come lei, abbia deciso di cimentarsi in una simile prova.
Una prova difficile per lei in cui sarà il pubblico stesso a guidarla, secondo la signora Tsukikage.
Si spengono tutte le luci e ha inizio lo spettacolo. Le lampadine colorate, pian piano, si accendono e Maya fa il suo ingresso sul pontile della nave cominciando a raccontare, nelle vesti del narratore, la storia, fino al momento in cui, spogliandosi con maestria del mantello e del cappello che indossa, si trasforma nella protagonista, la piratessa Bianca.
Con la mimica del proprio corpo e una recitazione convincente, in breve riesce a catapultare gli spettatori nel golfo di Venezia e a far vivere loro in pieno lo spettacolo e le emozioni di Bianca Castani conquistando l'attenzione di tutto il pubblico e, al tempo stesso, affinando il proprio talento.
Nel frattempo alla Daito Art Production, Masumi stipula un contratto prestigioso con un gruppo musicale molto popolare e, rivolgendogli delle congratulazioni, un uomo ipotizza che anche il padre dovrebbe essere orgoglioso di lui, ma Masumi risponde che probabilmente il "grande presidente Hayami" sarebbe più tranquillo se prendesse moglie, "la figlia di un personaggio politico o di un grande industriale", per esempio.
Ancora, però, è presto per compiere questo passo visto che prima di tutto intende riportare sulle scene La Dea Scarlatta, desiderio che ha ereditato dal padre. Non si farà certamente sfuggire di mano quel capolavoro, così come non si farà sfuggire la sua protagonista, e anche se le due candidate sono ancora delle ragazze, lui aspetterà. Mizuki, dopo aver ascoltato tutta la conversazione, chiede al giovane presidente Hayami se intende, dunque, aspettare "quella ragazza fino ad allora... fino a che non sarà cresciuta" e lui, sicuro e sorridente, risponde chiedendo: "e anche se fosse?" lasciando di stucco la segretaria. Subito dopo, però, aggira l'argomento facendo delle battute sarcastiche sul non riuscire a immaginare l'aspetto adulto di Maya, Mizuki, allora, gli chiede se è venuto a sapere del monologo in cui si sta cimentando la ragazza a scuola e lui, ovviamente, è già a conoscenza di tutto.
All'istituto Hitotsuboshi, intanto, Maya conclude il monologo di "Bianca la Piratessa" tra il tripudio generale, gli studenti sono entusiasti e in molti chiedono agli insegnanti che la loro compagna possa tornare a recitare ancora. Così, una decina di giorni dopo, le viene proposto, con grande stupore, di replicare lo spettacolo.
Maya, ovviamente, è felice che tutti desiderino rivedere il suo spettacolo e decide di andare all'Actor's Studio per dare la notizia alla signora Tsukikage. Mentre è in sala d'attesa, inaspettatamente arriva Masumi Hayami che, dopo un breve scambio di battute sarcastiche, si informa su come sia andato il monologo a scuola e si stupisce molto nel sentire che verrà replicato; si congratula con lei dicendosi dispiaciuto per non averlo potuto vedere, lei risponde che c'è un'altra persona che avrebbe voluto che assistesse allo spettacolo, cioè l'ammiratore delle rose scarlatte, di cui teme l'abbandono dopo l'estromissione dal mondo dello spettacolo.
Masumi, sorridendo dolcemente, le dice che sicuramente il suo ammiratore non l'ha abbandonata, anche se, è certo, dev'essersi preoccupato molto per lei, probabilmente è già al corrente dei suoi progressi, in quanto anche lui deve aver ricevuto il programma del Festival Scolastico della scuola, essendo uno dei finanziatori.
Proprio in quel momento vengono interrotti dall'arrivo della signora Tsukikage che si congratula, a sua volta, con Maya per il successo ottenuto, ma, tuttavia, le rammenta, scena per scena, gli errori commessi durante l'interpretazione di Bianca. La donna dice a Maya che l'istituto Hitotsuboshi potrà essere una buona scuola per lei se non si dimenticherà mai del pubblico; se prenderà seriamente il suo lavoro, potrà migliorare e imparare nuove cose. Maya allora le chiede perchè non torni a casa da lei e le altre, perchè non torni a insegnarle a recitare come un tempo, la signora Tsukikage le risponde che "un attore quando si trova sul palcoscenico è sempre solo, non può contare su nessuno" e lei non può dipendere dai suoi insegnamenti per sempre, deve imparare a contare su sé stessa e a procurarsi da sola ciò di cui ha bisogno. Lei, comunque, continuerà a tenerla d'occhio, così come farà con Ayumi.
A scuola va in scena la replica di "Bianca la piratessa" con ancora più successo rispetto alla precedente rappresentazione, molti di coloro che avevano assistito anche al primo spettacolo, si rendono conto dei miglioramenti apportati da Maya, che ha seguito i suggerimenti della signora Tsukikage. Il preside della scuola, successivamente, la convoca e le mostra una montagna di lettere arrivate in cui viene chiesto che lei torni presto a recitare, per cui la scuola ha deciso di affidarle il compito di portare in scena un nuovo spettacolo. Lei è entusiasta e molto determinata, dovrà di nuovo fare tutto da sola e se, fino ad allora, le sembrava sufficiente poter recitare adesso, invece, desiderava diventare brava, migliorarsi, e rispondere così alle aspettative di quella persona che è felice di vederla recitare.
Insieme a Kusaki e a Yoshizawa cerca in biblioteca un libro da cui trarre la nuova sceneggiatura da far diventare monologo e portare in scena, niente sembra convincerla finché si imbatte nella lettura di "Pioggia Passeggera" che, apparentemente, sembrerebbe solo il banale racconto di una giornata vissuta da una comune studentessa, ma lei è certa che ne verrà fuori un bello spettacolo.
Nel frattempo anche Ayumi Himekawa comunica alla signora Tsukikage d'aver deciso di portare in scena un monologo che avrà come protagonista Giulietta di "Romeo e Giulietta", una sfida difficile che la giovane attrice intende fare innanzitutto a sé stessa, con l'aiuto di prestigiosi maestri.
Maya, intanto, comincia a studiare il personaggio di Hiromi Sato, la protagonista di "Pioggia Passeggera", una ragazza che frequenta il secondo anno di scuola superiore, con una famiglia solida alle spalle e tante amiche, innamorata del capitano della squadra di calcio della scuola, semplice e comune. Apparentemente un personaggio facile, ma proprio per la semplicità dei gesti quotidiani che compie, richiederà molta attenzione altrimenti potrebbe trasformarsi in un personaggio banale. Maya, pertanto, comincia a osservare attentamente ogni cosa che le sta attorno e a mimare ogni piccolo gesto, dal lavarsi i denti e il viso al fare colazione, esattamente gli stessi gesti che una come Hiromi farebbe ogni giorno.
Non sarà un'impresa semplice riuscire a recitare tutto con il solo uso della pantomima*, ma Maya ce la metterà tutta per riuscire a far rivivere, dentro il vecchio magazzino di educazione fisica, il mondo di "Pioggia Passeggera"...


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