
Ha inizio lo spettacolo "
La mia invenzione n°707. La cara Olampia": Johannes Coppelius, l'inventore geniale, è così che la gente chiama Johannes, un ragazzo di 32 anni che continua a sperperare il proprio denaro creando stramberie di ogni sorta. L'ultima invenzione è Lulù, un'efficiente domestica robotizzata.
Maya Kitajima fa il suo ingresso in scena sotto le acclamazioni di tutta la scuola che è venuta a vederla. Con ritmo e presenza scenica, Maya riesce a impersonare la strana cameriera di Johannes strappando continue risate al pubblico, dimostrando così di avere un perfetto tempismo e molto carisma sul palcoscenico.
Fino alla fine
la rappresentazione ha riscosso un grande successo. Lo spettacolo del club di recitazione alla manifestazione sperimentale dell'istituto Hitotsuboshi non ha mai ottenuto applausi e ovazioni come queste., il merito è di Maya Kitajima e tutti lo riconoscono, questo spettacolo è stato molto importante per lei, se saprà distinguersi
la gente dimenticherà il passato e sarà pronta a riapplaudirla in un teatro.
Maya si rende conto che tutti hanno riconosciuto il suo talento e che da quel giorno le si è aperta un'altra strada, una nuova possibilità, lei ama recitare e vuole vivere la propria vita
solo sul palcoscenico.
Alla fine dello spettacolo, oltre che i complimenti di tutti, Maya riceve un inaspettato mazzo di rose scarlatte, una compagna di scuola le dice d'aver visto la persona che ha portato quelle rose e che, se le corre dietro, potrebbe vederla al parcheggio, si trattava di un uomo alto e bello.
Maya, non se lo fa ripetere due volte e insieme a questa ragazza, corre in direzione del parcheggio, ansiosa di conoscere finalmente l'uomo che da così tanti anni la sostiene in segreto. La ragazza che è con lei le indica prontamente una figura di spalle che cammina in direzione di una macchina, un giovane uomo con addosso un impermeabile, dopo un attimo di esitazione Maya grida con tutte le sue forze in quella direzione di aspettare.
L'uomo, preso alla sprovvista, si ferma.
Maya si avvicina e chiede ansiosa se sia lui colui che continua a mandarle le rose, l'uomo si gira: è un giovane ragazzo alto con una frangia lunga, la compagna conferma che è lui colui che ha visto nell'atto di consegnare le rose scarlatte in portineria.
Maya emozionata dice che non si sarebbe aspettata un uomo così giovane e lo ringrazia per tutto quello che ha sempre fatto per lei da così tanto tempo. Il giovane però la interrompe e le dice che non è lui l'ammiratore delle rose scarlatte, che è vero che è stato lui a consegnare le rose, ma per conto di un'altra persona.
Maya delusa comincia a piangere e prova a chiedere al giovane allora di chi si tratti, chi è questa persona che continua a inviarle le rose, ma lui si limita a dirle che si tratta di una persona davvero speciale e di un suo fervente ammiratore.
Lui non ha mai ammirato nessuno prima di lei. Il suo desiderio è che lei conquisti al più presto un grande successo come attrice... e a questo scopo l'appoggerà a ogni modo possibile, tuttavia, non può dirle nè il suo nome, nè di cosa si occupa e c'è un motivo ben preciso.
Maya, sempre più dispiaciuta, allora chiede all'uomo se, quanto meno, possa sapere il suo di nome, visto che lui è legato all'ammiratore, in modo che lei possa avvisarlo nell'eventualità che prenda parte a nuovi spettacoli.
L'uomo, dopo aver visto la compagna di scuola, con cui Maya era arrivata fino al parcheggio, andare via, chiede in modo molto serio e severo a Maya di promettere di non fare ulteriori ricerche nè sull'ammiratore, nè su di lui; le chiede, stringendola sulle spalle, di non parlare mai a nessuno di lui, di fingere di non conoscerlo, qualora si incontrassero per strada e di non rivolgergli la parola.
Maya, sorpresa, accetta le condizioni chieste e in cambio riceve un biglietto con nome e numero di telefono dell'uomo che, invece, le dice di sapere già tutto di lei e non ha bisogno di alcun recapito.
Sul biglietto che le ha lasciato c'è scritto Karato Hijiri.
Quel giovane uomo costituierà il ponte tra lei e il suo caro ammiratore delle rose scarlatte, un ponte che non è ancora riuscita ad attraversare, ma Maya ne è certa, un giorno riuscirà a farlo, a incontrare l'ammiratore.
Hijiri, nella camera di un hotel dove hanno appuntamento, fa il resoconto a Masumi circa le ultime novità riguardanti Maya Kitajima.
Lo spettacolo scolastico ha avuto grande successo ed è servito a rinforzare la sua autostima, Masumi, tuttavia, è cosciente che tutto ciò è troppo poco al momento visto che Ayumi Himekawa sta registrando il tutto esaurito con il suo "Giulietta" ed è candidata al gran premio delle arti per quel ruolo, la differenza tra loro è troppa!
Hijiri gli svela, all'improvviso, d'aver rivelato a Maya il suo nome.
Masumi ha un colpo, ma il fidato collaboratore gli precisa immediatamente di non aver svelato niente sulla sua di identità e che il suo segreto è al sicuro, gli chiede di poter fare da collegamento tra lui e quella ragazza che desidera avere un contatto con lui in modo che, così facendo, possano evitare di indurla a fare ulteriori indagini e domande su di lui.
Masumi non obietta.
Karato Hijiri è un dipendente "ombra" della Daito, da due generazioni. Solo Masumi e suo padre conoscono la sua identità e sono a conoscenza del lavoro che svolge come ombra alle dipendenze della Daito e Masumi gli è veramente riconoscente per il lavoro delicato che compie per lui.
Hijiri, di rimando, dice che è lui piuttosto che deve ringraziarlo per quanto la famiglia Hayami ha sempre fatto per lui e suo padre che, venti anni prima, caduto in disgrazia a causa di una bancarotta, perso lo stato civile, venne aiutato solo da Eisuke Hayami, il padre di Masumi, che lo fece lavorare come "ombra" e, ora che il padre era morto, lui proseguiva nello stesso compito.
Al teatro sotterraneo.
Mentre stanno attaccando dei manifesti alle pareti, improvvisamente Maya si accorge dell'arrivo inatteso dell'affarista senza scrupoli, Masumi Hayami. Il giovane, sorprendentemente, è andato fin lì per riportarle l'ombrello con le fragole, che qualche tempo prima lei gli aveva prestato, e per ringraziarla della sua gentilezza la invita a vedere uno spettacolo a teatro, il monologo "Giulietta" di Ayumi Himekawa.
Maya turbata dalla proposta, all'idea di vedere la sua avversaria, nervosamente rifiuta l'invito, Masumi allora le dice che se il problema è la sua presenza può anche andare da sola, ma Maya dice che non è quello il problema, ma che non vuole vedere Ayumi.
Masumi la incita a guardare in faccia la realtà, a constatare con i suoi occhi il livello di preparazione della ragazza con cui si contende La Dea Scarlatta, a meno che non si senta talmente brava da pensare che nessuno possa essere un problema per lei. Maya, allora, infastidita dalle parole di Masumi, accetta l'invito, sotto gli occhi delle amici della Compagnia Tsukikage e Unicorno e di Rei che, a differenza degli altri, crede che Masumi Hayami pensi al bene di Maya e che per questo è andato fin lì per portarla allo spettacolo di Ayumi.
Arrivati al suono della campanella al teatro, Masumi e Maya riescono a trovare solamente due posti in piedi davanti alla quarta posta a sinistra, perchè tutti i posti a sedere e anche quelli in piedi davanti alla porta centrale, sono già esauriti.
Lo spettacolo ha inizio: Ayumi è sola sul palcoscenico nel suo monologo "Giulietta" estratto da "Romeo e Giulietta", il solo ingresso in scena basta perchè Maya rimanga impressionata.
Con i soli movimenti del corpo, la sua avversaria riesce a rendere alla perfezione l'idea di un'allodola che vola, con la sola pantomima dimostra quanta tecnica abbia acquisito nell'ultimo periodo, riuscendo, con grazia e bellezza che la contraddistinguono, a rimanere immobile in pose innaturali.
Maya è fortemente impressionata e, senza rendersene conto, tremante si aggrappa al braccio di Masumi, che le è silenziosamente vicino, appoggiandovisi il viso.
Lo spettacolo continua, Ayumi è una continua sorpresa, con leggiadria e una bellezza che la contraddistingue, riesce a catapultare il cuore di Giulietta sul palcoscenico, realizzando uno spettacolo diverso e inedito per un dramma di Shakespeare. Ayumi non trascura nessun dettaglio, tutto il suo corpo è parte integrante della recitazione e con esso esprime una tecnica elevata e precisa.
Maya si rende conto di quanto sia maturata la sua avversaria, di quanto abbia affinato la sua tecnica e quanta differenza ci sia tra loro.
Lo spettacolo termina tra gli scroscianti applausi.
Maya è ancora aggrappata al braccio di Masumi, nel completo silenzio della sala vuota.
Masumi le dice gentilmente che. se ha ancora bisogno del suo braccio, possono anche incamminarsi così, la ragazza, allora, imbarazzata lo lascia immediatamente e dice di non essersi resa conto da quanto tempo si fosse appoggiata a lui, ma Masumi le dice d'essere onorato che gli abbia riposto fiducia durante lo spettacolo.
Maya tremante barcolla un'altra volta, e Masumi l'aiuta a reggersi in piedi proponendole di tornare a casa, ma lei gli dice di non voler tornare a casa, ma di voler essere accompagnata dalla signora Tsukikage.
Masumi l'accontenta e la porta all'Actor's Studio dalla donna che la riceve nel buio sala prove.
Maya tra le lacrime prega la signora Tsukikage di tornare a insegnarle, le dice di non poter competere con Ayumi e di voler diventare brava e sicura nel recitare.
La signora, però, risponde di non poterla aiutare, che deve comprendere da sola, ma poi provocandola le dice che la seguirà immediatamente nelle prove se lo vuole, lì in quel momento.
Accende le luci della sala e invita Maya, sotto lo sguardo sorpreso di Masumi, a recitare la "Giulietta" di Ayumi che ha appena visto.
Maya, spinta dalle parole della donna, prova a ripetere la scena dell'allodola di Ayumi, a volare come lei, ma nonostante agiti le braccia, non riesce a riprodurre la grazia e la leggiadria espresse da Ayumi, non riesce a volare come lei.
La signora Tsukikage sorride beffarda e le dice di sembrare piuttosto un sacco di patate, nel frattempo alla porta della sala prove arriva proprio Ayumi Himekawa, che doveva incontrarsi con l'insegnante, e assiste senza essere vista a tutta la scena.
Maya prova a ripetere i movimenti compiuti da Ayumi sul palco, ma manca completamente d'esercizio, la signora Tsukikage le rammenta che un attore deve saper controllare completamente il proprio corpo per poter recitare; la "Giulietta" di Ayumi è meravigliosa, la ragazza è riuscita ad apprendere tecniche elevate e a migliorarsi.
Maya, seppure turbata, non si arrende e finisce la scena dell'allodola che vola via dalle mani di Giulietta e, nel pronunciare a memoria le battute, si mette in punta di piedi e incrocia le mani dietro la schiena, lasciando tutti i tre presenti sorpresi.
La signora Tsukikage le chiede il perchè abbia deciso di mettere le mani dietro la schiena e Maya, semplicemente, spiega che visto che secondo lei Giulietta invidia molto l'allodola vista la mancanza d'ali, che per lei significano libertà, ha creduto che quello fosse il modo migliore per esprimere questo sentimento.
Mentre Ayumi, nel sentire ciò, rimane turbata, la signora Tsukikage dice a Maya che la sua recitazione, a confronto di quella con Ayumi, sembra quella di una dilettante e proprio in quel momento, la giovane attrice entra nello studio applaudendo l'esibizione appena vista.
Maya, sorpresa e imbarazzata, scappa via dalla sala inseguita da Masumi al quale dice in lacrime d'essersi vergognata d'aver recitato in modo così goffo davanti ad Ayumi e d'essere solo una dilettante al suo confronto.Nel frattempo Ayumi, al contrario, pensa d'aver paura del talento di Maya e che, forse, se le è superiore ora come ora è solo per la tecnica.
Masumi, dopo aver calmato e fatto riportare a casa Maya, torna dalla signora Tsukikage e le chiede il perchè l'abbia fatto recitare lì sapendo che sarebbe arrivata Ayumi con la quale aveva un appuntamento.
La donna asserisce d'averlo fatto perchè Maya si rendesse conto dei suoi attuali limiti e delle differenze che attualmente intercorrono tra lei e Ayumi che, a suo dire, sono sicurezza e spirito combattivo, che Ayumi ha e Maya no.
Maya ha bisogno di misure drastiche secondo l'insegnante che, nonostante sia cosciente di quanto bella potrebbe essere Ayumi nei panni della Dea Scarlatta, è convinta che lei sia un genio nel recitare.
I giorni dopo Maya continua a pensare a quanto ingiusta sia a volte la vita, Ayumi, al contrario suo, è figlia di genitori famosi ed è bella, brava e intelligente, mentre lei non va affatto bene a scuola e riesce a fatica in tutto quello che fa.
Uno degli ultimi giorni di scuola viene convocata in presidenza dove, inaspettatamente, trova ad attenderla, insieme al preside, il signor Hijiri, il fidato collaboratore dell'ammiratore delle rose scarlatte.
L'uomo è lì per comunicarle che, visto che sta per diplomarsi, il suo ammiratore è disposto a mandarla all'università e a continuare a mantenerla negli studi se lei lo desidera, senza complimenti.
Maya, tuttavia, sorpresa dice che non ha mai pensato all'ipotesi di continuare gli studi, nei quali riesce con fatica, e che è già molto grata all'ammiratore per averle permesso di studiare e prendere il diploma, da ora in poi vorrebbe dedicarsi solo alla recitazione.
Prima che Hijiri vada via gli chiede, poi, la cortesia di poter tornare il giorno del diploma visto che c'è una cosa che vorrebbe dare all'ammiratore e sarebbe felice se lui gliela potesse fare avere.
Qualche giorno dopo.
Maya arriva davanti al teatro sotterraneo dove Rei le comunica che due uomini sono andati lì per conto della signora Tsukikage e che devono portarla alla premiazione del Festival delle Arti dell'Accademy, dove pare che Ayumi Himekawa sarà premiata per la sua Giulietta e dove la signora la sta aspettando perchè deve fare un annuncio importante circa La Dea Scarlatta.
Maya sconvolta, insieme a Rei, va alla premiazione e viene accolta con stupore da tutti i presenti, intenti a elogiare la bravura e la bellezza di Ayumi, appena premiata.
La signora Tsukikage porta l'attenzione su di sè e dice che, se ha invitato l'altra candidata alla Dea Scarlatta, è perchè quella sera svelerà finalmente chi è la prescelta per il ruolo e dichiara senza mezzi termini che la sua erede sarà Ayumi, sconvolgendo tutti, in primis Maya e Masumi.
Ma, subito dopo, la donna precisa di voler dare un'altra possibilità all'altra candidata, Maya Kitajima: nel caso in cui, nei prossimi due anni, dovesse ricevere un premio equivalente a quello ricevuto da Ayumi, lo stesso gran premio delle arti, oppure il primo premio per il teatro, potrebbe misurarsi allo stesso livello con Ayumi per aggiudicarsi la Dea Scarlatta e solo successivamente verrebbe decisa definitivamente la protagonista tra le due.
Se nell'arco dei due anni dovesse succedere qualcosa alla signora Tsukikage o Maya dovesse rinunciare, automaticamente La Dea Scarlatta diverrebbe Ayumi.
La donna sapientemente chiede ai presidenti dell'Associazione Nazionale per lo Spettacolo di fare da testimoni, sotto gli occhi sorpresi di Masumi che si chiede se fossero queste le misure drastiche per Maya di cui parlava l'insegnante.
Maya, nel frattempo, intimorita, cerca lo sguardo proprio del signor Hayami e lo interroga palesando una certa confidenza, lui la invita a dirgli cosa abbia e lei gli chiede come possa fare per vincere uno di quei due premi di cui ha parlato la signora Tsukikage.
Masumi le spiega che requisiti indispensabili sono:
meriti effettivi del passato, sostegno del pubblico e in genere distinguersi in un ruolo da protagonista, ma sopratutto essere eletti dalla giuria dell'Associazione Nazionale dello Spettacolo.
Maya turbata e pensierosa viene presa in giro da alcune presenti che non la ritengono all'altezza del compito, Rei la invita, dunque, a tornare a casa, ma Ayumi le si fa incontro dicendole chiaramente che l'aspetterà per due anni e che se lei dovesse rinunciare la disprezzerebbe.
La ragazza è infatti cosciente del talento della sua avversaria e sa che, finché non si sarà misurata sul palco con lei e avrà vinto, non potrà ritenersi sicura di poter davvero interpretare La Dea Scarlatta.
Ma come potrebbe Maya arrivare a premi tanto prestigiosi ora come ora? Ora che non può nemmeno mettere piede in un teatro?
Giunge l'ultimo giorno di scuola e la consegna dei diplomi.
Il signor Hijiri, come promesso, si presenta e si congratula con Maya a nome dell'ammiratore, la ragazza gli consegna il regalo che vuole che dia all'uomo e Hijiri rimane molto sorpreso nel constatare che si tratti del certificato di diploma e della foto della classe di cui ha fatto parte.
Maya sa che se ha potuto studiare e avere dei compagni di classe è solo merito dell'ammiratore e per questo desidera che sia lui ad avere quegli importanti oggetti.
Hijiri, molto colpito, prende tutto.
Nel frattempo Maya dice addio al magazzino degli attrezzi diventato palcoscenico dei suoi monologhi scolastici e all'esterno trova una grande folla di compagni venuti ad applaudirla e a dirle di diventare una grande attrice, andranno sicuramente tutti a vederla.
Maya commossa li ringrazia, felice che abbiano riconosciuto il suo talento.
Hijiri, nel frattempo, consegna i regali di Maya al signor Hayami, Masumi sconvolto tiene tra le mani il diploma della ragazza e, dietro suggerimento del collaboratore, si rende conto che restituendole tutto correrebbe il rischio di ferirla e decide di tenere quegli importanti regali.
A casa Himekawa.
Come ogni mattina Ayumi si sveglia tra gli agi della sua bella casa, riverita dalle cure della sua tata, in assenza dei genitori impegnati, come sempre, per lavoro.
La ragazza, rivedendo un carillon, torna indietro con la mente ai suoi ricordi da bambina, a quando partecipando a un concorso di bellezza, all'età di cinque anni, per la prima volta cominciò a dubitare d'essere lodata per le sue effettive doti e cominciò a chiedersi se lo fosse solo perchè figlia di Utako e Mitsugu Himekawa, cioè di una famosa attrice e un importante regista.
Quella volta rimase turbata perchè venne scelta per il primo premio del concorso, nonostante, a suo parere, ci fosse una bambina ancora più bella di lei.
Forse, pensava, tutti gli ospiti di casa Himekawa la lodavano solo per far piacere ai suoi genitori e non perchè fosse davvero bella.
Con il passare degli anni, la giovane Ayumi, ha sempre convissuto con la necessità di dimostrare a tutti d'essere brava per le proprie capacità e non perchè figlia di personaggi famosi, impegnandosi con tutte le sue forze in tutto per dimostrare le proprie effettive capacità.
Crescendo tutti hanno imparato a conoscerla e a riconoscerne capacità e impegno ed è così che Ayumi Himekawa è diventata la giovane attrice geniale, cresciuta nell'agio e con una famiglia unita, seppure spesso separata per gli impegni di lavoro.
Nonostante tutto ciò, tuttavia, Ayumi ritiene una come Maya Kitajima un vero genio e l'aspetterà per confrontarsi con lei sul palcoscenico.
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