
Maya e Ayumi stanno pensando reciprocamente alla regina assegnata loro: Ardis bella come un fiore, alla prima e Oligerd dagli occhi neri e vendicativa, all’altra.
I giornalisti sono in subbuglio, sono sicuri ci sia stato un errore nell’assegnare le parti, dicono che Oligerd non è la parte giusta per Ayumi e tanto meno Ardis per Maya, poiché entrambe sono l’esatto opposto dei loro stessi personaggi.
La commissione decide di dare spiegazioni, adducendo che erano ben consapevoli di creare subbuglio, ma allo stesso tempo sicuri di mettere in scena uno spettacolo fuori dagli schemi contando sul talento delle due attrici.
Ripensandoci, i giornalisti capiscono che in questo modo si può anche richiamare più pubblico.
Ayumi accetta la sfida con una smorfia di superiorità e Maya è solo capace di ripetere il nome della rivale.
Prosegue l’assegnazione delle parti, l’Imperatrice Madre, Hardra, è affidata alla Signora Tsukikage. I giornalisti consci della grande notizia che la veterana ricalchi le scene si fanno più attenti, mentre la commissione declama il percorso teatrale della Maestra. Maya ha un po’ paura di dover recitare con la sua Sensei e viene accerchiata dai giornalisti come pure Ayumi. Le domande ovviamente vertono su cosa ne pensino: la bella attrice, senza scomporsi, per prima cosa ringrazia tutto lo staff e aggiunge di essere ansiosa di iniziare e creare questo personaggio così diverso da lei, non avendo mai interpretato ruoli simili.
Maya al contrario è un po’ incredula, consapevole che non sia la parte per lei, ammette pensasse fosse data ad Ayumi, ma un sorriso sicuro, catturato dallo sguardo della rivale, le fa confessare il suo amore per la recitazione e che nemmeno nei sui sogni potesse sperare di essere una principessa tanto meravigliosa e aggiunge che ce la metterà tutta.
Ayumi si sente affrontare da quell’atteggiamento sicuro mai vistole prima e pensa che lei sia la sua unica rivale. Le due si stringono la mano salutandosi con i nomi dei loro personaggi ribadendo a vicenda che non si faranno sconfiggere. Sotto gli occhi dei giornalisti e della Signora Tsukikage, le due continuano a conversare e Ayumi afferma che aspettava il suo ritorno. Per Maya questa è pura linfa vitale, le dà la carica giusta per ambire al famoso Gran Premio delle Arti e raggiungere la rivale allo scopo d’interpretare la Dea Scarlatta. Lo sguardo della maestra è più che soddisfatto nel vedere come le due si sono intese, ma soprattutto che la sua allieva sia pronta a combattere.
A casa di Maya stanno tutti festeggiando, infatti, ci sono anche i ragazzi della Compagnia Unicorno. Rivedere i suoi amici le fa pensare a com’era stata esclusa dallo spettacolo al Teatro Atene e ovviamente il suo pensiero va direttamente all’affarista senza scrupoli.
Ad Akasaka, all’Hotel Cristal, Masumi Hayami sta partecipando alla festa di presentazione di un nuovo film prodotto dalla Daito Art Production. Nella hall Maya lo sta aspettando. Masumi sorpreso le chiede come ha fatto a sapere dove fosse e lei un po’ tremante risponde di aver telefonato alla Daito. Dopo un paio di formalità lei cambia atteggiamento sbraitando che è riuscita ad avere la parte ne “Le Due Regine” e che lui non è riuscito né a distruggerla né a separarla dai suoi amici. Non c’’è nessuno vicino a loro e Masumi le fa le sue più sentite congratulazioni, calmo e gentile, mentre Maya continua con le sue accuse urlando che non è riuscito ad abbatterla. Lui non smentisce e non conferma, utilizza una frase ambigua dicendo “Pare di sì”. Maya aggiunge che è andata lì solo per dirgli quello e che farà un buon lavoro così un giorno lui dovrà ricredersi su di lei. Masumi chiama il cameriere, le mette in mano una coppa e brindando le fa le congratulazioni per la partecipazione al dramma, aggiungendo un brindisi al successo del suo spettacolo. Il bell’affarista beve d’un fiato e Maya rimane attonita con la coppa in mano. Non ha ancora bevuto e questo porta Masumi prenderla un po’ in giro chiedendole se preferiva del latte. La Signorina Mizuki li sta guardando da dietro una colonna e come suo solito pensa al suo capo come per dire che non riesce proprio ad essere indifferente a quella ragazzina. Nel frattempo Maya comincia a bere sotto un attento Presidente che la esorta e continuando le chiede di essere invitato alla prima. La ragazzina non ne capisce il motivo, Masumi allora le spiega che è l’unico modo per farlo ricredere sulla sua recitazione e la stuzzica accusandola di troppa sicurezza e che quindi deve essere per forza capace di recitare davanti a lui. Accettando la sfida promette che gli invierà l’invito per la prima e lui rincara la dose richiedendo un posto S, proprio di fronte al palco per vederla bene. Con faccia arrabbiatissima Maya gli dà dell’insolente. Masumi si fa più serio. É disposto ad andarsene durante lo spettacolo se la sua recitazione non sarà per lui soddisfacente.
Se sarà soddisfatto, invece, le dedicherà un lungo applauso e se addirittura lo emozionerà sarà disposto ad inviarle “le sue sospirate rose”. Maya non capisce, ripete la frase delle rose. Lui si avvicina, ma lei indietreggiando finisce spalle al muro. Masumi si appoggia al muro con il braccio destro e si abbassa per guardarla direttamente negli occhi mentre le parla. Continua cercando di farle capire che le sue attenzioni le faranno una buona pubblicità, sarà acclamata e i media si interesseranno a lei. Con la mano sinistra afferra il polso destro di Maya e la stringe letteralmente al muro. Aggiunge che in quella maniera per lei sarà più facile avere un nuovo ruolo. Per un attimo si guardano soltanto, Maya è spaventata ed emozionata assieme, riesce a divincolarsi scacciando la sua mano e avendo capito il discorso gli ribadisce che sarà talmente brava da farsi mandare un numero spropositato di rose. Uno degli ospiti chiama Masumi. É ora di finire il siparietto tra i due, ma prima di andarsene il presidente getta un altro amo: le chiede se le rose vanno bene scarlatte. Se ne sta già andando mentre lei riesce solo a ripetere il suo nome.
Ripesa al suo ammiratore, è solo a lui che vorrebbe regalare il biglietto per lo spettacolo. Forte delle sferzanti parole di Masumi, del comportamento leale di Ayumi, di poter recitare con la Signora Tsukikage, ma soprattutto per lui, il suo ammiratore delle rose scarlatte, lei non si arrende, è pronta a lottare per far vedere quanto vale.
Mizuki, che ha visto e sentito tutto, ripensa alla situazione. É incredibile che proprio lui si sia fatto invitare da Maya, avrebbe potuto facilmente comprare tutti i biglietti desiderati. Pensa a Maya, a questa possibilità di poter tornare a testa alta nel mondo dello spettacolo. E capisce che il comportamento di Masumi è voluto apposta per spronare la ragazza, la quale ce la metterà tutta per non sfigurare di fronte all’odiato affarista.
Masumi, dopo aver parlato con vari ospiti, si reca alla zona bar per pensare sorseggiando un liquore. Pensa a Maya e pensa a se stesso come ammiratore, ne conclude che è un vero pazzo.
La scena si sposta alla prima de “La Signora delle Camelie” alla quale Maya è stata invitata.
É felice per l’invito e per il fatto che Sakurakoji non l’abbia dimenticata e nel pensare a lui lo definisce “gentile”. Si accorge di quanto sia diventato bravo e di quanto siano cambiati nel corso degli anni. A fine spettacolo, sola nella sala, gli lascia delle rose sul palco non essendo ancora capace di incontrarlo. Dietro le quinte Sakurakoji è attorniato dalle fans e quando gli portano il mazzo che era in sala, capisce che è di Maya.
Un altro giorno. Maya legge il copione in riva il fiume e si accorge che quel personaggio è troppo diverso da com’è lei e quindi difficile. Non può competere con la bellezza di Ayumi.
Anche quest’ultima sta pensando al suo personaggio in completa contrapposizione da ciò che è lei in realtà. Avendo le stesse difficoltà di Maya si ritrova a pensare a lei e a chiedersi come farebbe la ragazzina dotata di tanto istinto. Decide di reagire. Non può farsi sottomettere da lei. Si chiude in camera al buio, cercando di ricreare la prigionia di Oligerd e quindi indossarne la maschera.
Maya continua a pensare ad Ardis anche nella vita quotidiana. Sta facendo la spesa in un supermercato, ma la sua testa va alla bella e splendida regina, una ragazza sempre allegra, ma come fare per capirne il cuore, per indossare la sua maschera? I dubbi dell’una sono i dubbi dell’altra.
Siamo alla prima lettura del copione, ognuno recita le proprie battute cercando l’affiatamento gli uni con gli altri.
Ardis viene descritta come regina bellissima al pari di un angelo, ma la piccola Maya si sente tutt’altro ed è ancora scettica, così come scettici i giornalisti presenti. Addirittura si pensa che lo spettacolo fallirà con una scelta simile del cast.
Maya guarda la Signora Tsukikage, anche lei presente per la lettura del copione, e si chiede perché non aiuti né lei né Ayumi.
La recitazione va avanti, Maya recita le sue prime battute. Si pone molti interrogativi sull’atteggiamento, i movimenti di una simile Regina, ancora non la capisce.
Anche Ayumi ha gli stessi dubbi, le stesse paure. Entrambe vogliono dare il meglio perché non vogliono essere battute ognuna dalla propria rivale.
La prima lettura è finita. Ayumi torna a casa in macchina, Maya, a piedi, pensa a come sia stata fortunata nella vita la bella rivale. La stessa considerazione al contrario la fa Ayumi. Maya ha sempre vissuto con poco. Ripensando a tutta la sua carriera Maya avrebbe recitato Oligerd perfettamente. Ne è certa!
A casa con Rei, le due ragazze parlano della bella regina. Maya non è ancora riuscita ad entrare nel personaggio e l’amica le fa capire che è normale in quanto lei non ha mai vissuto come tale. In fondo, Ardis è bella, ma nessuno nasce principessa, lo si diventa. Con questa frase Maya capisce il detto che ognuno è il frutto dell’ambiente che lo circonda, se non lo capirà non riuscirà a comprendere Ardis, ma non sa come fare. Decide di andare a documentarsi in biblioteca. Nella marea di libri con tanti paroloni difficili, apprende che la vita di corte è molto più complessa di quel che sembra e allo stesso tempo molto semplice per via di tutti i servitori che si occupano dei regnanti. Le doti e le conoscenze di questi sono talmente tante che lei non sa proprio immaginarselo.
Comincia a fare qualche prova da sola nel Teatro Sotterraneo. Inizia con la sua entrata in scena, cercando di muoversi come Ardis, ma uno specchio le fa vedere quel che è. Quel che sta facendo non va bene: la sua non è Ardis.
Anche per strada pensa alla bella regina. Sta mangiando un panino camminando e, sentendo i discorsi di alcune signore a spasso con i passeggini, si rende conto che Ardis vive e basta, non ha pensieri, non avendo mai sofferto può permettersi di sorridere angelicamente.
Anche Ayumi sta cercando la sua Oligerd. Il suo espediente non funziona, riesce a capirla solo superficialmente e questo non le basta. Purtroppo lei non ha mai sofferto la mancanza di libertà, giusto qualche invidia infantile, i genitori assenti per lavoro, ma nulla più.
Ci spostiamo nell’ufficio del Presidente Hayami. Un suo rivale sta urlando che gliela farà pagare. Sembra che il bel affarista si sia impadronito della ditta di questo in modo illecito, ma a lui ovviamente pare che sia tutto alla luce del giorno. Nello scompiglio generale riceve una telefonata da un certo Kyoichiro Jin. Sorpreso per il nome decide di rispondere, e una volta sentita la voce cambia atteggiamento, trasformandosi in un buon amicone. Sia Mizuki che le altre impiegate presenti sono stupite: non hanno mai visto il loro capo comportarsi così. Sembra che il tale Jin sia un suo grande amico dai tempi dell’università e che faccia l’investigatore privato. Tra lo spettegolare delle impiegate si passa alla sala prove. Ayumi interpreta la sua Oligerd sotto una Maya spaventata dalla sua bravura. Ma la bella non è ancora soddisfatta. A fine prove le due tornano a casa insieme, passeggiando e chiacchierando. Per la strada tutti riconoscono la Himekawa e nessuno Maya. A un certo punto un bel “GURGLE”, proveniente dalla pancia di Maya, avvisa le ragazze che è ora di mangiare. Ayumi accenna ad un hamburger e Maya ride perché non se la vede proprio mangiare a quel modo, le spiega anche il discorso fatto con Rei e Ayumi capisce cosa fare per apprendere appieno i propri ruoli: scambiarsi le vite. Prendono un taxi per andare a villa Himekawa, ma Maya non ha ancora capito il piano della rivale, che invece è molto semplice. Maya abiterà da Ayumi, nel lusso e con tutta la servitù ai suoi ordini; mentre Ayumi vivrà nel Teatro sotterraneo cavandosela da sola e con poco. Il tutto finché non comincerà lo spettacolo. Maya è incredula, tutto quel lusso: la stanza di Ayumi è bellissima, la sala da pranzo è sfarzosa, le stoviglie splendide. A fine cena sono pronte a prendere ognuna il posto dell’altra. Si susseguono quindi le giornate delle due ragazze: Maya è accompagnata in macchina quando esce, e accolta da schiere di domestici quando arriva. Ayumi vive e dorme nel Teatro Sotterraneo e fa la spesa al supermercato. Tutte e due pensano al loro ruolo. La vita quotidiana, i movimenti, i pensieri di quelle due regine tanto diverse dalle loro realtà, devono ad ogni costo entrare in loro, ma la scommessa non è facile. Maya ancora non sente nascere il cuore del suo personaggio dentro di sé. Ayumi pian piano incomincia a capirlo, tanto che alle prove successive si presenta come Oligerd. La sua recita è già cominciata e per entrare meglio nella regina vendicativa si comporta con astio verso tutti: accenna appena i saluti, non accetta di festeggiare con gli altri, si isola. Tutti pensano che sia un po’ scostante ma in realtà Oligerd sta affiorando in lei. Finita la sua parte esce dalla sala, sotto lo sguardo vigile della Signora Tsukikage e una Maya impaurita per non aver ancora trovato la sua Ardis.
Tocca a Maya provare. Le battute si susseguono. Tsukikage guarda senza commentare. Il regista le dice che non recita male ma non è ancora una principessa, deve essere più amabile. Come fare? Lei voleva esprimere gentilezza, ma per essere amabile come si fa?
É di nuovo Ayumi in scena, la sua regina affiora sempre più: lei è la principessa del Regno di Lastonia.
L’interpretazione di Ayumi è perfetta, lei è Oligerd e Maya ha visibilmente paura. Teme di essere sconfitta. Ma non vuole mollare, ce la deve fare. Se non riesce ad interpretare Ardis l’intero spettacolo sarà rovinato.
A fine prove, Ayumi sente alcuni commenti. Lei emana luce anche con pochi movimenti. No! La sua interpretazione non deve fare vedere luce. Lei cerca l’esatto opposto.
A villa Himekawa, Maya pensa come si comporterebbe Ardis, come prenderebbe un semplice fiore o una bambola, come renderla splendida e soprattutto a come sarebbe stato se lei avesse avuto una vita come Ayumi, sicuramente le sarebbe stato più facile interpretare la sua regina.
Nel Teatro Sotterraneo, Ayumi capisce che per arrivare alle tenebre deve stare ancora più sola, vuole essere lasciata sola.
Nuovo giorno, nuove prove. I presenti s’interrogano su chi delle due sia più brava ed efficace nella parte. Ayumi è sempre più cupa, Maya non ha fatto progressi.
Tsukikage spezza il brusio dichiarando di metterle alla prova. Visto che tutti si chiedono chi sia meglio, lei ribatte di vedere chi delle due si è immedesimata meglio nel proprio ruolo. La prova consiste nel prendere una tazza di tè dalle sue mani, ma devono prenderla come se fossero Ardis ed Oligerd considerando che lei è L’imperatrice Madre loro nonna. Un flash balena nelle menti delle due rivali: chi lo farà meglio?
Ayumi si avvicina, s’inchina, prende la tazza e beve. Maya le si avvicina e la ringrazia formalmente. Per la maestra entrambe hanno fallito la prova. Lei è sì L’Imperatrice Madre, ma è prima di tutto loro nonna. Ardis avrebbe dovuto essere più gaia e meno impaurita. Oligerd avrebbe dovuto dimostrare più cautela e timore. Il verdetto della Tsukikage è che entrambe non hanno ancora afferrato il loro personaggio.
Mentre la maestra esce, le due riflettono e Maya non si capacita di come possa sconfiggere la bellezza di Ayumi.
Hijiri intanto ha visto tutto.
Arrivata a casa Himekawa, Maya si precipita in camera per cambiarsi e nel mentre sente un pianoforte.
É Masumi. Maya è sorpresa che sappia suonare e l’uomo risponde che da bambino lo suonava un po’. Il brano le piace, lo ha già sentito, ma non sa né il titolo né l’autore. Le risponde che è la “Troimelei” di Schumann e che ora suona solo quella. Maya è stupita che un uomo simile possa suonare un’aria tanto dolce. La governante fa capolino con tè e biscotti e Maya chiede a Masumi cosa ci faccia lì. Asserisce che la Signora Utako gli ha chiesto di andare a controllare Ayumi e la governante per rassicurarla e a questo punto Maya rivela che la sua rivale si trova al Teatro Sotterraneo. Come se non lo sapesse, fa il finto tonto, abbozza una domanda di spiegazione e poi continua incalzandola per farle capire che, anche se è andata a casa di Ayumi, in realtà non è cambiata affatto. Lei resta sempre una ragazzina semplice, sbadata, irritabile ed impertinente. La lite è cominciata. Maya ribatte che a lui dispiaccia, lui risponde che non gliene può importare di meno, perché tanto ci ha fatto il callo e si accende una sigaretta. Maya comincia a bollire e gli chiede se è lì solo per prenderla in giro. Lui sarcastico non è il tipo da fare certe cose stupide. Per Maya invece sembra proprio di sì. Intanto le cameriere fuori dalla porta si chiedono se stiano facendo un siparietto comico, incredule a sentir tanta confidenza tra i due.
Masumi rincara la dose, afferma che la Oligerd di Ayumi sarà meravigliosa e diventerà la protagonista del dramma. Si congeda, smascherandosi e affermando di aver raggiunto il suo scopo, ossia quello di vedere fino a che punto Maya sia adatta alla parte di Ardis e conclude che non lo è affatto, facendola andare su tutte le furie tanto da tirargli dietro un libro, che però va a colpire la porta ormai chiusa. Il siparietto non è finito, perché Maya non è ancora soddisfatta. Mentre Masumi sta per entrare in macchina, conscio di aver “rischiato la vita”, lei apre la finestra per finire di urlargli che si dovrà rimangiare ciò che ha detto, ma lui ribatte che la bella Ardis non avrebbe mai rovinato un libro tirandolo dietro a qualcuno e che si deve sbrigare ad entrare nella parte. Non paga di tutte le frecciatine subite gli fa presente che sarà una principessa così bella e raffinata da lasciarlo a bocca aperta. La battuta viene spontanea. Non vede l’ora di assistere a un tale miracolo, ed entra in macchina sogghignando.
Maya è furente, prova a darsi arie da nobildonna davanti allo specchio, ma sa bene di essere lontana da tanta bellezza. Ardis è anche colta, ama le cose belle e, pigiando qualche tasto sul pianoforte, pensa che anche a lei sarebbe piaciuta la Troimelei. Inizia quindi a ripetere le sue battute, mentre Ayumi fa lo stesso nel Teatro Sotterraneo. E mentre una pensa alla sorella con affetto l’altra prova sempre più odio.
Nuove prove al teatro Nittei. Tocca a Maya, ce la mette tutta ma la sua interpretazione non è ancora convincente. Anche lei se ne rende conto, sa che deve cambiare qualcosa, non sa cosa e come.
Tsukikage la sta guardando e nel mentre arriva Onodera contento di vedere una Ardis così insipida. Alla domanda della maestra risponde che è venuto a vedere le due aspiranti Dee Scarlatte.
Tocca ad Ayumi, la sua interpretazione è già buona all’entrata. La Signora Tsukikage la guarda soddisfatta. Il resto della prova fa emergere la sua superiorità e Maya si sente sconfitta, deve ammettere che le parole del Signor Hayami erano vere, di quel passo Ayumi diventerà la protagonista.
Onodera sputa veleno come una serpe e in mezzo alle cattiverie contro Maya e le lodi per Ayumi, rivela che è stata la Signora Tsukikage ad invertire i ruoli. La ragazzina si dispera, le chiede spiegazioni e a dargliele è il regista, il quale le spiega che secondo la Signora lei sarebbe più che adatta per quel ruolo. Ayumi sta ascoltando da dietro la porta. Tsukikage afferma che l’essere più o meno adatti è solo apparenza, perché la cosa importante è il talento. Tutte e due hanno il talento per interpretare le rispettive regine, ma ingannate dalle apparenze non se ne sono ancora accorte. Il regista continua affermando che sempre secondo la Tsukikage, invertendo i ruoli, lo spettacolo sarebbe stato più interessante e sorprendente. Maya ripensa al significato di queste due parole. Il regista spiega ancora che il tutto si concluderebbe anche con una bella trovata pubblicitaria e la maestra finisce dicendo a Maya che oltre alla conoscenza acquisita con libri e film, bisogna usare la fantasia. Lei non pensa che Maya e Ayumi siano inadatte alle loro parti. Tutte e due le ragazze ormai spronate, ripensano alle parole della maestra, mentre Hijiri ha visto tutto ed è pronto a riportare parola per parola a Masumi.
Dall’altro lato del telefono l’affarista recepisce il messaggio e dopo aver chiuso la conversazione si mette a pensare.
A casa Himekawa, di fronte a un bel gelato, Maya pensa al talento, ma non essendosi ancora accorta di averlo non sa proprio cosa sia. La tata le annuncia che sono arrivati fiori e regali per lei. Vestiti e accessori sono accompagnati dal solito biglietto dell’ammiratore delle rose scarlatte, che la sprona ad affrontare il nuovo ruolo.
Nel frattempo la tata la chiama al telefono. É Hijiri che, insieme a Masumi, le dice che l’ammiratore vorrebbe invitarla a cena la sera stessa. Attonita non risponde e non sente nemmeno Hijiri chiamarla. Si riprende e urla a squarcia gola che accetta, anche in caso di tempesta o terremoto lei ci sarà. Si fa bella per l’appuntamento, ansiosa di conoscere finalmente il suo caro ammiratore. Arrivata al ristorante di lusso, viene fatta accomodare al suo tavolo in una saletta appartata. É sola ha mille pensieri in testa, mille domande. Da dietro l’entrata, Masumi la sta guardando.
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