
Il dramma continua.
Ad Erinward la Principessa Oligerd è furiosa per l’imminente pace tra il Regno di Lastonia e Haland. Una spia le sta riferendo il grande contributo della Principessa Ardis che ad Haland è restata un mese intero per discutere e delle miniere di rame e quindi della possibilità di un accordo per riportare la pace tra i due regni. Il Re di Haland è affascinato dalle parole d’amore di Ardis e acconsente a una ripresa di buoni rapporti con la Lastonia. Yurijes si scusa con la Principessa per averla, all’inizio, mal giudicata.
Oligerd intanto rinnega questo sentimento d’amore della sorella e urla che è con la forza che si governa, perché la gente vuole solo ricchezza e potere. Lo dimostrerà richiedendo al Re di Erinward le truppe necessarie per andare in aiuto di quelle della Lastonia, in modo tale da attaccare Haland mentre Ardis sta concordando la pace. Haland schiacciata dal peso dei due eserciti perde la guerra, i regnanti son condannati a morte ed Ardis si dispera per il fallimento del suo gesto. Oligerd, grazie al suo tempestivo stratagemma, ottiene maggior rispetto del suo popolo per l’aiuto prestato.
Durante una battuta di caccia il Principe Johannes, fratello di Ardis, viene ucciso. La freccia incriminata sembra appartenere ai regnanti di Haland e il Re manda subito i suoi uomini ad indagare.
Ai funerali Ardis commossa esprime tutto il suo dolore per la perdita del giovane principe, nel frattempo Hans e il padre, discutono sulla successione al Regno. Il vecchio Godfried sa bene che senza il nipote, la diretta discendente è Oligerd, e pensa che tutto quello che sta succedendo è la vendetta dagli inferi della fu Regina Katajina da loro ingiustamente giustiziata. Ardis deve diventare assolutamente la prima in linea di successione al trono.
Le trame di corte non sono finite, mentre il popolo acclama Oligerd come futura regina, essendo stata lei ad aiutarli e a riportare ricchezza nel paese, i sostenitori del Re, ormai malato e morente, capeggiati dal Conte Godfried, la vorrebbero morta per paura che sia il Regno di Erinward a prendere l’effettivo potere. Il piano avrà atto durante la visita della Principessa al capezzale del padre.
Oligerd è tornata, la sua solennità innata balza agli occhi di tutti i presenti, pubblico compreso.
Il Re muore prima che il nonno di Ardis possa mettere in atto il suo piano, ma nulla è perduto. Invece di dare la notizia della morte del sovrano, Godfried fa chiamare Oligerd per l’ultimo saluto al padre e cogliere l’occasione per ucciderla. Oligerd non è per niente sorpresa. Aiutata dai suoi sostenitori di entrambi i Regni, cambia le carte in tavola e fa accusare il Conte Godfried di aver ucciso il Re in favore della nipote. La sua vendetta è spietata, afferma inoltre che il Conte e la sua famiglia hanno deliberatamente attentato alla sua vita e li condanna a morte.
Gli amici di Maya esclamano la loro ammirazione per il vigore di Ayumi.
Sola con il padre morto, Oligerd confessa di aver utilizzato il veleno per ucciderlo.
Le guardie vanno da Ardis per avvertirla della morte del padre e per imprigionarla nelle Carceri Bianche. Il freddo l’attanaglia, ma non le toglie l’ardore di urlare il suo dolore per il padre e la preoccupazione per la madre e il nonno, vorrebbe vedere la sorella e si accascia sulla scalinata fredda piangendo.
Tra il pubblico dilaga la stessa tristezza che ha appena espresso Maya. I suoi amici, Masumi, Sakurakoji e Onodera ne sono affascinati.
Il suo futuro le viene ben fatto capire in carcere. Vivrà da sola con la sua tata, Vienna, come domestica, le uniche visite che riceverà saranno quella del sacerdote una volta la settimana, e del precettore due volte; per il resto riceverà due pasti e potrà uscire una volta al giorno, o nel cortile interno o sulla torre. L’allusione a non pensare di scappare o avere altre ambizioni non la colgono nemmeno, anzi la sua disperazione va per la tata che dovrà subirne gli stessi trattamenti.
Invia quindi una lettera alla sorella. Il suo intento e farle capire che i sentimenti per lei non sono mutati e spera in un suo atto di misericordia verso la madre e il nonno.
Oligerd decide di ignorarla e con un gesto plateale stringe con forza la missiva della sorella suscitando stupore tra il pubblico.
Essere ignorati è penoso. Vienna se ne lamenta con Ardis, quando ad un tratto i corvi missivi di cattiv presagio attirano l’attenzione della Principessa. Oligerd è apparsa nel carcere con tutta la sua imponenza.
Gli amici di Maya sono consci del fatto che a questo punto della trama le posizioni delle due rivali è capovolta e quindi non sanno come l’amica reagirà. Anche Masumi è preoccupato.
Ardis è felice di rivedere la sorella, ma la sua felicità ha breve durata. É infatti accusata di aver partecipato al complotto contro la nuova Regina e siccome tutti i partecipanti hanno ormai confessato, lei non poteva esserne all’oscuro. Ardis dichiara che non l’avrebbe mai tradita e di non sapere niente di tutto il resto.
Oligerd le spiega quindi come fu accusata sua madre, le strappa la spilla che porta sul vestito con odio sincero dichiarando che a un detenuto i gioielli non servono, la incalza a confessare il tradimento, ma Ardis non ne sa niente e chiede pietà per la madre e il nonno, consapevole che per un tal gesto non ce ne sia.
Oligerd le rinfaccia che per lei non c’è mai stata pietà quando era rinchiusa lì dentro e le dice che il Conte Godfried e sua madre verranno giustiziati all’alba.
Le urla della Principessa disperata attanagliano il pubblico.
Oligerd non può uccidere Ardis, per evitare d’inimicarsi i paesi confinanti e non può lasciarla libera, per evitare che i suoi simpatizzanti l’aiutino a detronizzarla. Allo stesso tempo sa della sua innocenza e la lascerà in prigione come fu lasciata lei per tanti anni. Ora si vedrà quanto sarà angelico il suo sorriso, quanto sarà solare come la primavera una Principessa sepolta viva in prigione.
Ayumi è pronta per il trucco. Oramai regina, non deve più far vedere il suo volto emaciato e provato.
Oligerd è Regina di Lastonia ormai l’incoronazione è avvenuta e la sua brama di vendetta è stata saziata.
Il pubblico riconosce la solennità di Ayumi in una Regina tanto autoritaria.
Ardis dal canto suo non è arrabbiata, al contrario è fiera della sorella e si vergogna del comportamento della madre e del nonno. Delle urla fuori dalla prigione attirano gli sguardi della Principessa e della sua balia.
Oligerd si sta sbarazzando anche del Ministro di Erinward, ma questo prima di morire la ammonisce ribadendole che non potrà mai fare sogni tranquilli finché Ardis sarà viva: qualcuno un giorno potrebbe comportarsi esattamente come lei e portare sul trono la secondogenita. Terrorizzata dalle parole del Ministro morente, Oligerd urla alle guardie di raddoppiare la sorveglianza di Ardis, tutte le finestre, tranne una devono essere murate, lei non deve mai più uscire dalla torre. Ma Ardis è avvolta dal suo amore per Dio.
Dean viene fatto uccidere da un emissario di Oligerd ed Azio la scopre. Le rinfaccia tutto ciò che ha fatto e non vuole essere uno zimbello nelle sue mani. Rimasta sola, la Regina ragiona sul da farsi, sa che il Principe di Erinward non è così astuto da capire certe cose da solo e quindi deve stare molto attenta a possibili complotti contro di lei.
E infatti la tranquillità non può durare, il malcontento generale tra i nobili dei due Regni si fa presto sentire, si odiano e in più sembrano esserci oppositori favorevoli al ritorno della Principessa Ardis. I capeggianti la Regina vogliono a morte la Principessa, ma Oligerd non può ucciderla. Ardis è il suo asso nella manica contro Erinward: se Oligerd mancasse, Azio diventerebbe Re di entrambi i Regni, anche perché militarmente la Lastonia è in svantaggio.
Oligerd gioca d’anticipo e si sbarazza dei nobili di Erinward a palazzo, fa imprigionare il Generale Grier e il Visconte Oidin, cugino del Principe Azio.
Il malcontento verso di lei continua, ne è cosciente e presa dalla stanchezza di appoggia alla siège longue. É sola e i fantasmi dei suoi rivali uccisi le fanno visita in sogno, ammonendola di non ridursi come loro. Un urlo la ridesta e in sua compagnia c’è l’Imperatrice Madre, sua nonna Hardra.
La nonna le fa capire che da quando era in prigione non è cambiato nulla, essere regnante di Lastonia è come regnare all’inferno: è sola, nessuno le crede, nessuno la ama; e si congeda con un addio.
Yurijes vorrebbe vedere Ardis, ma i rischi sono molti.
Sono passati tre anni di prigionia per Ardis e Oligerd pensa a come li stia passando. Azio la sbeffeggia, le rinfaccia che sa che Ardis è il suo asso nella manica contro di lui e il suo Regno, ma le rammenta che la Principessa è sempre bella anche vestita di stracci. La Regina non trattiene uno schiaffo che fa allontanare il Principe consorte offeso. Va quindi a trovare la sorella in prigione, convinta che la odi, che sia disperata e in lacrime. Da dietro la porta della prigione Oligerd sente provenire risate. Ardis è in compagnia delle guardie che dovrebbero tenerla in custodia, sorride e non è cambiata per niente negli ultimi tre anni.
Intanto i critici in platea sono curiosi di vedere come le due rivali affronteranno la scena madre. Gli amici di Maya, lo staff dietro le quinte, Masumi, stanno aspettando il confronto fra le due Regine, l’attimo in cui i ruoli si invertiranno.
Oligerd è pronta ad entrare armata di uno pugnale. Entrata nella prigione, caccia subito le guardie e dice ad Ardis che mentre lei era in prigione non veniva sollevata e distratta, ma riceveva solo insulti di suoi carcerieri. Come sono diverse!
Ardis vuole farla accomodare vicino al fuoco e farle bere del vino, ma Oligerd è prevenuta, ha paura di essere uccisa tanta è la diffidenza che porta nel cuore. La sorella beve allora lo stesso vino per farle vedere che non è avvelenato e Oligerd deve ammettere che la prigione non è cambiata da quando ci viveva lei eppure lei non aveva mai riso. Ardis le spiega che all’inizio è stata dura, ma sapendo dalle guardie che il popolo non se la passa meglio, si è addirittura vergognata degli agi in cui versava prima.
L’espressione serena di Maya colpisce i critici e Ayumi.
La ragione del sorriso è l’incoraggiamento che la stessa Oligerd dà ad Ardis nel sapere che lei ci è vissuta per ben 8 anni, non potrebbe quindi mai lamentarsi. Oligerd non capisce, lei al suo posto provava odio e malediceva quelle mura, perché lei no? Perché non la odia? Perché è rimata la stessa Principessa dal sorriso d’angelo? O forse è solo una recita? Nel dire queste parole Oligerd fa cadere il pugnale che nascondeva sotto la mantella. La questione è tra le due sorelle, Oligerd le urla tutte le ragioni per cui Ardis dovrebbe prendere il pugnale e ucciderla, Ardis non ne ha il coraggio, al ché la Regina lo impugna pronta ad uccidere la sorella. Vienna si para di fronte alla Principessa e il primo fendente di Oligerd va a vuoto, ma riesce ad allontanare la tata sbattendola contro al muro. Ardis è preoccupata, ma Vienna è solo svenuta. Con un briciolo di coraggio Ardis prende il pugnale alla sorella. Oligerd la sprona ad usarlo dicendole di manifestare il suo odio verso di lei, ma Ardis non la odia, anzi esprime riconoscenza per averla salvata prima che andasse in sposa ad Erinward, per averla consolata nelle varie lettere. Oligerd con una risata carica di odio le rinfaccia tutto il suo rancore, tutte le sofferenze subite e la sua brama di potere per attuare la sua vendetta, descrivendole il suo piano nei minimi particolari tra le urla della sorella. Ardis le punta il pugnale contro, capendo allo stesso tempo quanto la sorella sia infelice e sola. Lei non vuole essere Sovrana e ridursi come Oligerd, è vero che diventerebbe Regina se Oligerd morisse, così come la Regina perderebbe l’unica sorella e sostenitrice, se Ardis morisse. Sono vicine e Ardis capisce che un coltello in quel frangente può essere usato solo per difesa o per uccidere un nemico. Lo sfogo di Oligerd tocca Ardis. La Regina non è felice, vive nel terrore di essere uccisa e la odia con tutto il cuore, ma la sorella la comprende, le restituisce il pugnale capendo che esiste un altro modo di usarlo: offrire la sua vita per alleviare le sofferenze della sorella. In attesa del giudizio finale, Ardis s’inginocchia, ma Oligerd tra le lacrime e le urla di sconfitta si getta ai suoi piedi pregandola di non farle conoscere quei sentimenti ai quali lei non è avvezza.
Il pubblico prova pietà per Oligerd e Onodera inneggia alla bravura dell’attrice. Anche dietro le quinte i plausi vanno tutti per Ayumi, ma la Signora Tsukikage sa quali sono le potenzialità di Maya.
É arrivato il momento di utilizzare la maschera con il sorriso da Madonna: un sorriso rinfrancatore, di conforto e misericordioso per la sorella piangente.
Onodera stringe i pugni, dietro le quinte ammettono la bravura di Maya, Ayumi si accorge che il pubblico è incantato.
Yurijes si precipita nella prigione pensando che Ardis sia in pericolo. Oligerd sembra pronta ad uccidere la sorella, ma in realtà esce dalla cella dandole il suo addio e richiamando le guardie all’ordine senza denunciare Yurijes. Per lasciare libera la sorella e il suo salvatore si fa scortare da tutte le guardie della torre, adducendo la possibilità che l’infiltrato voglia attentare alla sua vita. Ardis e la tata fuggono insieme a Yurijes.
L’Imperatrice Madre viene informata, da un inviato, della fuga e si sente felice per la nipote che, se riuscirà a restar lontana dagli intrighi di corte, potrà vivere serenamente. Dicendo questo si congeda ricordando all’inviato che lei è cieca e malferma, non potrebbe mai sapere dove si trovi la Principessa ed è grata del suo handicap che la tiene lontana dalle brutture del mondo.
Il pubblico e i critici concordano nella grandezza recitativa della Tsukikage, benché la sua parte sia piccola la sua presenza scenica la rende grandiosa.
Oligerd intanto beffeggia il marito che non potrà attuare i suoi piani contro di lei e sposare Ardis, che continuerà ad essere il suo asso nella manica per detenere il potere di Lastonia.
Yurijes e la Principessa hanno varcato il confine, sono in salvo e i due si dichiarano l’amor reciproco e le pene di quei tre anni senza essersi potuti vedere. Partiranno per un paese del sud, dove il calore li riscalderà benché lontani dalle loro terre.
L’abbraccio tra i due amanti fa sentire a Masumi e al pubblico il calore della primavera come ad inizio spettacolo. E così come ad inizio spettacolo Oligerd li gela.
Il freddo che la Regina porta dentro di sé per un attimo è disperazione totale, solo la dura realtà dei compiti da Sovrana la risvegliano, un attimo tremante, un attimo dopo dominante e sicura di sé ammette che le sta bene vivere in quel modo, anche se come all’inferno lei continuerà a vivere. La Regina se ne va, il sipario cala.
Tutta la platea è sconcertata, amici e nemici delle due rivali sono ammutoliti, il silenzio tangibile la fa da padrone per un attimo che sembra un’eternità, e poi un boato invade la platea come a buttarla giù.
La chiamata alla ribalta è d’obbligo: prima gli interpreti secondari, quelli di maggior rilievo, la Tsukikage che impressiona i presenti, e poi le Due Regine. Ardis è ancora dentro a Maya, mentre Ayumi è preoccupata del pubblico: chi delle due avrà preferito? Si sente invasa da sensazioni mai provate, mai prima d’ora si era trasformata nel suo personaggio.
Tra il pubblico le impressioni sono discordanti, ma la bravura di Ayumi è apprezzata soprattutto dai critici.
Stanno per uscire le Regine. Benché sembri che Ayumi ottenga più applausi di Maya, quest’ultima sta ringraziando il pubblico come Ardis, la sua Regina non l’ha ancora lasciata e di questo se ne accorgono gli amici e Masumi.
A fine spettacolo i giornalisti sono pronti a intervistare Maya. Lei è felice di essere tornata a recitare ed è stata felice di interpretare Ardis, al perché non sa rispondere, ma dietro da dietro una voce aggiunge che Ardis “è una ragazza felice”.
É Masumi Hayami della Daito Art Production, come affermano tutti i presenti. Maya è sorpresa. L’uomo si congratula dicendo che la sua Ardis è stata eccellente e superiore alle aspettative, non manca di prendere in giro la sua ragazzina, ma dietro al sarcasmo Maya avverte i suoi complimenti che la fanno addirittura arrossire. Chiede a se stessa cosa le prenda, ma l’atmosfera è spezzata da un'altra freccia dell’affarista senza scrupoli che le dà della volpe trasformista. Masumi la saluta lasciandole detto di avvertire la Signorina Mizuki sui fiori che preferisce e incoraggiandola a stregare il pubblico ad ogni replica.
Mizuki chiede quindi i fiori preferiti di Maya. Il vociare alle sue spalle attira Maya e Mizuki le spiega che ricevere fiori da Masumi Hayami è una cosa fuori dal comune, tutti vorrebbero riceverne, perché vuol dire non solo essere apprezzati ai massimi livelli come artisti, ma anche ottenere un riconoscimento generale della propria bravura.
Maya è sconcertata, ma si convince che la loro era solo una scommessa e rispondendo alla segretaria di Masumi dice che vanno bene tutti i fiori tranne le rose scarlatte.
Pensando alle rose le viene in mente l’ammiratore sconosciuto e spera che abbia visto lo spettacolo e che gli sia piaciuto.
Anche Sakurakoji è conscio della bravura di Maya, ma non la va a trovare è solo soddisfatto che sia tornata alla ribalta.
Le ultime battute sono a casa Hayami. Padre e figlio stanno discutendo sul talento delle due possibili Dee Scarlatte. É ovvio che Ayumi sia superiore, ora come ora, a Maya, ma la ragazza ha puntato tutto su un’unica possibilità contro cento, di farcela.
Oltre a questi discorsi, al padre interessano anche altri discorsi: il matrimonio ben combinato del figlio per il bene dell’azienda. Gli fa vedere una foto e ordina al figlio che come la famiglia della ragazza lo terrà opportuno si dovranno sposare.
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