
Il presidente della Osawa Production e il regista Kuronuma non hanno raggiunto l’accordo e quindi la Osawa proporrà all’Academy il musical “Isadora”. Così esordisce la Signorina Mizuki con il suo resoconto dettagliato al Presidente Hayami e aggiunge che “Lande Dimenticate” sarà rappresentato nella sala Ugetsu. Masumi è sconvolto, lui sa benissimo in che condizioni sia quel vecchio cinema.
La sala Ugetsu è semplicemente diroccato, Maya e il resto della compagnia sono atterriti, come si può recitare in un luogo simile: è tutto rotto, sedie, palco, pareti, tutto è cadente. L’unica spiegazione è che “Isadora” abbia assorbito troppi capitali per la sua rappresentazione e la produzione non può permettersi di più.
Maya non si dà per vinta. Sa che il suo 1% di probabilità per “La Dea Scarlatta” si sta allontanando sempre più, ma vuol fare qualcosa in ogni caso. Comincia a riassestare qualche asse e Sakurakoji l’aiuta subito di buon grado. Anche lui non vuole perdere il suo Steward per non lasciare la sua Jane. Le parole di Maya sono ancora presenti nei suoi pensieri. Anche gli altri attori non vogliono lasciar la parte loro assegnata e Kuronuma è più intenzionato che mai a mettere in scena l’opera, anche senza il sostegno della produzione. Così, tutti insieme cominciano le pulizie e le riparazioni della sala.
Le prove di “Isadora” vanno avanti. La Enjoji è determinata, balla e conta con fervore, sotto gli sguardi attenti degli altri attori, ma lei ha paura di Maya, la prove di rappresentazione di “Lande Dimenticate” continuano a riaffiorarle nella mente e non vuole essere battuta.
Con qualche riparazione sommaria, anche le prove di Kuronuma possono continuare. Il regista vuole essere sicuro dell’acustica in ogni punto della sala e spiega tutte le parti da correggere in ogni personaggio, anche Maya viene ripresa. Kuronuma le spiega che il suo lupo è buono ma non è selvatico, è come se fosse un lupo di città, deve quindi impegnarsi e migliorare ancora, anche perché deve far notare la trasformazione del suo personaggio da selvatico a umano e non è certo una cosa facile.
Mentre Kuronuma le sta spiegando queste cose, arriva il cast di Isadora con in testa i Presidenti Hayami e Osawa.
L’astio tra Kuronuma e il suo presidente è molto forte. Il regista non vuole cedere nemmeno se la produzione non lo sostiene più. L’unico peccato è che così “Lande Dimenticate” non potrà competere con “Isadora” al festival delle arti.
Masumi, appoggiato al palco cadente, fuma una sigaretta e ascoltando i vari discorsi interviene proprio a questo punto: non è vero che “Lande Dimenticate” non può vincere un premio, durante tutta la durata del festival ogni spettacolo in cartellone è tenuto da conto per la sezione teatro e anche se non iscritto al concorso dell’Academy per il Gran Premio delle Arti, si è comunque in lizza per il premio dell’Associazione Nazionale per lo Spettacolo, praticamente il premio più ambito da attori e registi. Spiega ancora che non esistendo una regola che obblighi a premiare solo gli spettacoli in concorso, in teoria anche i lavori fuori concorso possono essere premiati, benché non sia mai successo. Stuzzica quindi sial il regista che Maya a fare del loro meglio per dimostrare l’uno il suo valore e l’altra la sua bravura per arrivare alla “Dea Scarlatta.” Maya ovviamente asserisce fervidamente perché non ha intenzione di mollare il suo 1% di probabilità.
La Enjoji e il resto dello staff li deridono per lo stato della sala e Masumi porta avanti il suo piano dicendo alle due compagnie di invitarsi a vicenda alle rispettive prime di rappresentazione, visto che la Enjoji ha affermato di essere curiosa di vedere come se la caveranno. Kuronuma è determinato e Maya vuol sapere da Masumi cosa abbia in mente, la risposta del Presidente è molto semplice: niente! Vuole solo che s’impegni come ragazza lupo, anche per la Dea Scarlatta. Si fa invitare alla prima, ovviamente al posto migliore per vederla meglio e Maya ribatte di sì e aggiunge che gliene invierà due: uno per lui e uno per la Signorina Shori. Masumi si fa subito buio in volto a sentir il nome della compagna, ma la ringrazia comunque anche a nome della stessa. Il cambiamento repentino del Presidente non è passato inosservato a Maya, la quale pensa di non averlo mai visto con un’espressione simile.
Andatosene con il resto del cast principale di “Isadora”, Masumi continua ad essere tetro. Sono tutti a pranzo in un ristorante e tra le battute di scherno sulle condizioni della sala Ugetsu, lui non commenta e resta pensieroso.
Il giorno successivo Maya arriva alle prove, ma si accorge che grandi lavori sono in atto per la ristrutturazione della sala. Il capo cantiere spiega che i lavori, già pagati da “una certa persona”, saranno terminati in tre giorni.
Tre giorni dopo, la sala Ugetsu è trasformata. Tutto è stato rifatto: palco, poltrone, tendame, pareti, pavimenti e soffitti; tutto è nuovo di zecca e tra lo stupore generale, Maya si accorge che sul palco c’è un mazzo di rose scarlatte e capisce che a compiere il miracolo è stato il suo ammiratore. Il biglietto è semplice, ribadisce che lui la segue sempre e la ragazza non sa come esprimere la sua felicità, pensa solo che lo vorrebbe tanto incontrare.
La scena si sposta in casa Hayami. Masumi sta parlando con il padre, il quale si ritiene interessato dalla grande determinazione di Maya.
La ragazza invece si rende conto che reciterà in un teatro rimesso a nuovo solo per lei e, tra varie scene di vita quotidiana, e le prove di Jane, ripensa al suo legame con l’ammiratore segreto dal giorno della sua prima rappresentazione fino a “Sogno di una notte di mezza estate” e ora questo. Si chiede come possa mai esprimere tutta la sua gratitudine se non possono incontrarsi, pensa a come possa essere, è sicuramente una persona ricca, ma come sia fatto non lo sa, quanti anni abbia non ne ha idea. Secondo Rei è un vecchietto che ha perso la sua adorata nipotina e Maya probabilmente le assomiglia, sottolineando “solo nell’aspetto”, perché per il resto Maya lascia molto a desiderare. La ragazza non è molto d’accordo con Rei, ma non si scoraggia, anzi pensa che se fosse anche un boss della mala, non importerebbe, perché lei sa che è comunque una persona buona. Ribadisce che per lei è l’unico ammiratore e che vorrebbe tanto conoscerlo.
Nella casa sulla scogliera, Masumi chiede a Hijiri di fermare il nastro sul quale sono stati registrati tutti i pensieri di Maya, il suo ringraziamento per aver ristrutturato la sala.
Hijiri spiega a Masumi che la ragazza era talmente felice di poter parlare con il suo ammiratore che era come se stesse parlandogli di persona e spiega che secondo lui continuare così è crudele. Masumi, consapevole dei torti fatti alla ragazza, primo fra tutti la morte della madre, non ha nessuna intenzione di rivelarsi anche perché, così facendo, Maya ne soffrirebbe troppo visto e considerato che lo odia. Hijiri insiste dicendo che forse è lui che ha paura di soffrire per un possibile rifiuto della ragazza, così perderebbe l’unico legame che ha con lei: le rose dell’ammiratore.
Masumi confessa incondizionatamente e rivela che Maya è la prima persona che abbia amato e che gli abbia fatto affiorare anche la paura, paura dei sentimenti. Benché sia un uomo temuto e scaltro nel suo lavoro, davanti a quella ragazza più giovane di lui di ben 11 anni, lui non sa come comportarsi, ha paura del suo rifiuto e delle parole che potrebbe dirgli. Hijiri conferma che tutti siamo maldestri in amore e confessa di esserlo stato lui stesso.
La conversazione si sposta sul concorso e il premio dell’Associazione. Masumi è consapevole di dover attirare l’attenzione su Maya e la sua rappresentazione, anche a costo di essere odiato una volta di più dalla ragazza.
Hijiri se ne va e Masumi rimasto da solo si deprime ulteriormente pensando che ormai è tardi per tutto.
Le prove procedono e Kuronuma continua ad insistere su una Jane più selvatica, deve capire come odiare gli esseri umani fino a tirar fuori tutta la sua aggressività. Il padre di Masumi intanto sta assistendo alle prove non visto.
In serata, Maya va ai bagni pubblici e ripensa a come esprimere il suo personaggio. A mollo nell’acqua calda capisce che Jane non l’ha mai usata fino a quando non è stata riportata tra gli esseri umani. Resta in acqua più di un’ora e sviene. Riportata a casa, Rei le urla dietro, ma Maya, una volta sola e al buio ripensa a Jane e alla tana in cui viveva, e capisce che allenarsi in casa a quattro zampe non basta.
Ulteriori prove, ulteriori sgridate da Kuronuma. Finite le prove va a prendere un hamburger e coca, ma continua a pensare a Jane anche per la strada. Nel frattempo è seguita a distanza, in macchina, dal padre di Masumi, che non si spiega l’attaccamento del figlio e la rivalità di Ayumi se non con il fatto che sia stata scelta dalla Tsukikage e che quindi non può essere una ragazza qualsiasi benché lo sembri.
Per andare alle prove, Maya deve prendere il treno e una mattina s’incontra con un Signore. Il padre di Masumi ha deciso di conoscere Maya e fa finta di aspettare il treno. La scusa banale per parlarle e far cadere il suo bastone e la ragazza, gentile e servizievole come sempre, abbocca subito. Le chiede di prendergli una bibita qualsiasi, usando come scusa le sue gambe, ormai quasi inutilizzabili, e Maya ovviamente accetta volentieri di aiutare quell’anziano Signore. Dopo averla ringraziata, attacca subito bottone abilmente dirigendo il discorso direttamente sul teatro. Maya lo invita ad andarla a vedere in “Lande Dimenticate”, ma nel frattempo l’astuto Hayami si versa un po’ bibita sul vestito e le fa perdere il treno. Lei non è tanto preoccupata per averlo perso quanto più per la macchia sul vestito dell’anziano Signore e bagna un fazzoletto alla fontanella per aiutarlo a pulirsi. Il vecchio Hayami continua le domande e tra un “come vanno le prove” e le risposte di Maya, pilota il discorso fino alla “Dea Scarlatta”. Qui le dice che lui l’ha vista recitata da Chigusa Tsukikage e ovviamente catalizza l’attenzione della ragazza. Maya esprime tutto il suo amore per quella rappresentazione ed afferma che lei vuole “diventare” la Dea Scarlatta. Hayami spiega che la Dea della Tsukikage non era umana e che, infatti, bisogna rappresentare lo spirito del susino per farne percepire allo spettatore il profumo. Maya è rimasta turbata da queste affermazioni, ma il suo treno arriva e deve andare.
Il Signor Hayami se ne va aiutato dal suo collaboratore.
Per il resto della giornata fino in serata, Maya rimane turbata e capisce di non aver compreso il cuore di Jane. Il giorno dopo decide di assentarsi dalle prove per star sola, vuole andare il più lontano possibile con il treno e arrivare fino in montagna. É sicura che qualcosa succederà per farle capire meglio il suo personaggio.
A casa Hayami, padre e figlio fanno colazione e parlano di Maya. Masumi vuole sapere cosa ne pensa il padre e a questo non è sfuggito il “diventare” la Dea Scarlatta affermato da Maya, ritiene che la sua passione per la recitazione è quasi patologica, ma ammette che ha lo stesso ardore della Tsukikage negli occhi. Masumi cerca di mantenere un contegno distaccato quando il padre gli chiede se Maya voglia puntare tutto sul premio Nazionale e con una fragorosa risata dice al figlio che anche lui punterà su Maya.
Intanto alle prove lei non è ancora arrivata, hanno chiamato a casa, ma è già uscita. Sakurakoji è preoccupato e Kuronuma è pensieroso.
Maya invece è sempre più convinta che andando in montagna capirà il cuore di Jane e, una volta arrivata, si ricorda di avvertire il regista. All’inizio Kuronuma sbraita, ma Maya urla più forte e gli spiega il perché di quel gesto. Più calmo le dà l’assenso intimandole di stare attenta visto che il corpo per un attore è tutto. Finita la telefonata tutti i presenti non si capacitano della scelta del regista, ma lui spiega che non c’è un solo modo di provare e Maya sa qual è il metodo giusto per lei. Tanto per darle una bella strigliata potrà farlo appena torna!! Sakurakoji è preoccupato ma sorpreso una volta di più dal comportamento della ragazza.
Ormai è fatta, è arrivata a destinazione e in un bar, dove ha fatto rifornimenti, s’informa se nella zona ci sono lupi. La padrona le dice di parlare con il Signor Jihei seduto ad un tavolo e questo le spiega che nella zona di Kumokiriyama, a Tengudake, un tempo ce n’erano. Detto fatto, Maya prende subito l’autobus in partenza per la località e i due rimasti a guardarla rimangono attoniti dalla sua determinazione e che se non incontrerà i lupi ormai estinti nella zona, sicuramente potrà trovare gli orsi!
Sull’autobus chiede informazioni a uno scalatore appena salito e capisce che la strada è lunga e per di più da fare a piedi per 6 ore, invece l’autobus fa quel tragitto 4 volte al giorno.
Decisa a proseguire scende intenzionata a passare la notte sotto un albero o in qualche anfratto roccioso, proprio come farebbe Jane. La notte cala in fretta e il tempo montano, mutevole, la coglie di sorpresa con un bell’acquazzone. Maya trova rifugio tra delle rocce e si spaventa per il fragore di un tuono, ovviamente diverso quanto ad intensità uditiva rispetto a quelli sentiti nel caos cittadino.
Intanto la Enjoji ha finito di provare e Masumi, sugli spalti, applaude dicendo che le prove sono state splendide. All’attrice sembra un complimento e ringrazia, ma Masumi le fa notare che lui non fa mai complimenti. Il resto del suo staff la elogia aggiungendo che non ci sono paragoni con Maya Kitajima e che “Isadora” monopolizzerà l’attenzione del pubblico.
Arriva Shori a cercare Masumi perché devono andare ad un concerto. I due ovviamente hanno attirato l’attenzione dei presenti e la Enjoji nota quanto sia bella la possibile fidanzata del Presidente Hayami.
I due escono e Masumi si accorge che sta piovendo, vuole far chiamare la macchina, ma Shori lo prende sotto braccio dicendo che con lui al suo fianco può andare anche a piedi. Lui rimane rigido e sempre irrigidito, senza piegare il braccio da offrire alla compagna, s’incamminano sotto la pioggia.
Maya bagnata e infreddolita, in quella stessa sera di pioggia, pensa a Jane. Il giorno dopo, il sole splende e lei si butta all’avventura per Tengudake. É stanca e dolorante per la nottata passata al freddo e ha fame, ma arriva a destinazione. Incontra il guardia boschi della zona che sta pescando salmoni nel ruscello vicino casa e, offrendogliene uno arrostito, le spiega che lì e tutto intorno è Tengudake. Maya gli chiede quindi di guardarla recitare visto che lui è esperto di animali selvatici. Il verdetto del guardia boschi le conferma che il suo lupo non è selvatico perché è l’espressione che è sbagliata, più che altro potrebbe sembrare un cane randagio di città.
L’uomo la vorrebbe accompagnare per farla tornare in dietro, ma lei non è ancora soddisfatta e scappa via, poiché non ha ancora afferrato la sua Jane.
Si rende conto che non ha molto da mangiare, ha sete e beve in riva al fiume, ma si sporge troppo e cade dentro. Riesce a risalire, ma perde una scarpa. Si spaventa per uno scoiattolo volante e camminando arriva fino ad un anfratto dove tutto sembra perfettamente armonioso e perfetto: il sole che filtra tra gli alberi, il cinguettio degli uccelli, i versi di altri animali, il rumore del ruscello, l’odore del bosco, tutto questo è il mondo di Jane.
Si fa notte, il cielo è sgombro da nubi e le stelle viste da lassù sono così tante da illuminare la notte. Lei è sdraiata sull’erba e guardando quel cielo le sembra quasi di galleggiare. Le viene in mente il Signor Hayami, quel giorno al planetario e le ultime parole con le quali affermava di essere stato bene in sua compagnia la fanno alzare di scatto rossa in volto, attonita per aver pensato a quell’uomo.
Un altro giorno e la fame morde sempre più. É stanca, è sporca e ha solo più poche caramelle per sfamarsi. Prova delle bacche, si pulisce nel fiume e capisce che il suo pensiero primario è stato proprio il cibo.
Alla sala Ugetsu sono preoccupati. Orami sono tre giorni che Maya manca e forse è il caso di andarla a cercare. Kuronuma ha fiducia in lei e vuole darle altro tempo ma Sakurakoji è disposto a darle solo un altro giorno, diversamente andrà lui a cercarla anche senza il consenso del regista.
Maya ha solo più una caramella e capisce che deve scendere dalla montagna, ma il suo pensiero va a Jane, alle sue espressioni e alla sua selvatichezza. Cade da un piccolo dirupo e rimane sdraiata per un po’ a guardare il cielo azzurro tra i versi degli animali selvatici della montagna. Pensa al cibo e in mancanza va a bere in un ruscello lì vicino. Si acquatta a quattro zampe per bere e il riflesso irriconoscibile del suo volto vuoto e affamato le fanno trovare Jane allo stato brado. Decide quindi di tornare in dietro e sulla strada del ritorno si fa accompagnare da un furgone di passaggio.
Essendo il quarto giorno tutti vogliono andare a cercare Maya o chiamare la polizia, ma Kuronuma lo impedisce. Sakurakoji non vuole perderla e in quel momento arriva tutta sporca, stanca e affamata. Il regista la fa subito provare ma non ha intenzione di fargliela passare liscia, quindi una sgridata più tardi gliela farà.
Al teatro Daito è la prima di “Isadora”. Come commentato da due giornalisti, è una prima in grande stile, visto e considerato che lo spettacolo concorrerà al premio delle Arti. Sono stati invitati giornalisti, critici, artisti famosi, sponsor, oltre che al Presidente e Vice Presidente dell’Associazione Nazionale per lo Spettacolo e la giuria del festival. Non possono mancare Ayumi Himekawa con la mamma, Masumi con Shori, il regista Onodera e lo staff di “Lande Dimenticate” come da accordi.
All’arrivo di Kuronuma le voci dei pettegoli cominciano a prendere fiato ma Masumi spezza l’atmosfera pesante salutando Maya e dopo uno scambio di ringraziamenti reciproci per l’invito, il Presidente le ricorda che sono invitati anche al ricevimento dopo spettacolo per festeggiare la prima.
Maya rimane impressionata. Tutto è grandioso, non hanno badato a spese per scenografie e luci, la Enjoji è veramente una prima attrice e gli applausi a fine spettacolo sono lunghi e calorosi.
A fine spettacolo la sala si svuota e Maya rimane attonita a guardare il palco, ormai vuoto, non vista da Masumi pronto a far scattare il suo piano per darle la possibilità di riscattarsi. Kuronuma e Sakurakoji le dicono di andare e Masumi domanda al regista com’è sembrato lo spettacolo. Kuronuma non si sbilancia lo giudica piacevole e nulla da dire su canto e danza. Rivolge la stessa domanda a Maya e lei ne è rimasta estasiata. Li invita quindi al ricevimento.
La Enjoji riceve molte lodi, ma Kuronuma le rivela che lo spettacolo sarebbe andato meglio se lei fosse stata più profonda nell’interpretazione. Stupita, chiede quindi a Sakurakoji e a Maya cosa ne pensino. Entrambi sono stati colpiti dalla passione di Isadora per la danza e il canto e qui Masumi chiede a Maya di fare un esempio, ben sapendo le capacità della ragazza nel ricordare battute e gesti anche se appena visti.
Maya fa quindi i vari esempi ripetendo le battute in determinate scene e atti. La Enjoji rimane allibita dalla sua memoria e Maya afferma candidamente che ormai lei sa tutte le battute di “Isadora”. Secondo il produttore dello spettacolo non è una cosa possibile e le chiede cos’altro l’abbia colpita. Maya spiega una scena e Masumi le chiede le battute. Maya non capisce e lui continua quasi a deriderla: visto che ha appena affermato di sapere tutte le battute può provarci, altrimenti passerà per bugiarda. Shori è allibita dal comportamento di Masumi, Ayumi è interessata e Maya ripensa alle battute immedesimandosi addirittura in Isadora. Ne mima i gesti, ripete le battute ma recita diversamente dalla Enjoji. Il Presidente dall’Associazione le chiede il perché e Maya risponde semplicemente che se l’avesse interpretata lei l’avrebbe fatta così. I presenti riconoscono un’interpretazione migliore in quella di Maya rispetto a quella della Enjoji e anche il presidente dell’Associazione ne elogia l’istinto.
Masumi, quindi, prende la palla al balzo per ricordare ai presenti che Maya aveva vinto il premio per la miglior attrice non protagonista al festival dell’Academy e tutti si ricordano che lei è una delle due candidate alla “Dea Scarlatta”.
Non pago dell’attenzione attirata su Maya, Masumi chiede direttamente alla Enjoji cosa ne pensi di Maya come ragazza lupo. La donna, pensando che sia un ruolo minore, ne ride e anzi afferma che sarà una perfetta ragazza lupo.
Masumi rincara la dose, chiede a Maya una dimostrazione del suo ruolo, aggiungendo che “lei aspira a ricevere il premio dell’Associazione Nazionale per lo Spettacolo” e attirando così ancora di più l’attenzione della giuria.
Sakurakoji vorrebbe portarla via, ma Masumi riprende il controllo sfidando direttamente Maya, visto che ha appena recitato il ruolo di un’altra e non vuole recitare il suo forse non ha abbastanza fiducia del suo ruolo da “cane randagio”.
Maya accetta, si mette carponi e comincia a ringhiare. Sakurakoji non vuole e Masumi gli intima di non intromettersi e che lui le farà da partner. Kuronuma blocca il ragazzo e Masumi intanto prende una coscia di pollo per dar da mangiare al lupo feroce. Tira il cosciotto per terra ribadendo che lei assomiglia più a una ragazza lupo che a Isadora, la Enjoji si sente soddisfatta non sapendo dove vuole arrivare Masumi. Maya reagisce alle provocazioni e si arrabbia ringhiando come un vero lupo. Masumi comprende che la ragazza ha abboccato ed è deciso ad andare avanti. Comincia così un vero e proprio combattimento tra Masumi e Jane. I presenti capiscono lo spessore recitativo di Maya dal cambiamento delle sue espressioni. Masumi si toglie la giacca per incitare il lupo che ora è in Maya. I fotografi sono pronti per lo scoop e la gente in sala si chiede quale sia il titolo dello spettacolo e dove sia rappresentato. Shori è sconvolta dal comportamento di Masumi, Ayumi è interessata, la Enjoji non crede a quel cambiamento di opinioni e Kuronuma forse ha capito dove vuole arrivare a parare Masumi attirando così tanto l’attenzione su Maya.
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